La Nuova Sardegna

Territorio invaso dalle pale eoliche: i cittadini si ribellano

di Gianfranco Nurra
Territorio invaso dalle pale eoliche: i cittadini si ribellano

Sono sette i progetti presentati finora all’amministrazione, tutti in zone molto “sensibili” dal punto di vista ambientale

14 aprile 2013
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CARBONIA. Resta alta la tensione in città,. sia tra i cittadini che nel mondo politico, sul problema pale eoliche e delle energie alternative. Il problema è che il territorio comunale potrebbe diventare una immenso parco eolico e la città potrebbe essere accerchiata da pale eoliche, con ricadute in termini ambientali molto negative, soprattutto perché gran parte delle aree oggetto di interesse delle aziende sono a ridosso o comunque in vicinanza di beni paesaggistici o archeologici. E non sono iniziative di poco conto o limitate. Complessivamente il numero di pale eoliche previste supera la sessantina, anche se ogni singolo progetto sembrerebbe all’apparenza “a misura d’uomo” e a basso impatto. Il fatto è che la scelta delle aziende, probabilmente in parte collegate tra loro, visto che i progettisti sono poi sempre gli stessi, sembra quella delle piccole iniziative, in grado di passare inosservate ma che nel complesso rischiano però di essere devastanti. All’amministrazione finora sono pervenute 7 richieste per altrettanti progetti. Per i primi due sono state avviate le procedure per il Via, la valutazione di impatto ambientale, e proprio nella fase di avvio, con la assemblea pubblica di presentazione del progetto si soon conosciute le soecieta: la Gaja prevede la costruzione di 14 pale eoliche nell’area che va da Monte Sirai a Bruncu Teula; la Auras Sigea di 3 pale nella località Su Campu e’ Sa Domu, nel confine nord della collina di Sirai. C’è poi la Cugusi P&T Tecnology Italia srl, che prevede la installazione di 5 pale per una potenza di 3750 magawatt nell’area di Barega, vicino alla ferrovia Cixerri. Fonte Eolica prevede invece la costruzione di 14 pale da 2,5 megawatt tra Carbonia e San Giovanni Suergiu e la Quantas, associata a Fonte Eolica) altre 5 per una potenza 15 megawatt a Cortoghiana, nella zona della miniera Carbosulcis. Sempre in prossimità di Cortoghiana, a Mesu Planu, interverrà la Energy, con altre due pale eoliche mentre la Aua Energy ne realizzerà sei in un’area di Iglesias confinante con Cuccuru Pilleddu, territorio comunale di Carbonia. «Siamo preoccupati – ha spiegato Cinzia Grussu, vice presidente della Commissione lavori pubblici e ambiente – Il territorio appare letteralmente preso d’assalto, con conseguenze che appaiono devastanti sotto il profilo paesaggistico e ambientale. Commissione comunale e Consiglio si sono espressi negativamente sui progetti, i cittadini hanno compreso il problema e i rischi e si stanno mobilitando a fianco all’amministrazione. I rischi sono enormi. In campo non ci sono solo i progetti per impianti eolici. Anche quelli fotovoltaici appaiono non meno devastanti». Ce ne sono 5 ipotizzati nel territorio, anche se non tutti riusciranno ad andare in porto. L’impianto proposto dalla Sea è stato archiviato. Per quello proposto dalla Raton, la Regione ha chiesto un supplemento di documentazione. E il quadro si completa con le nove richieste presentate per il mini-eolico, solo due delle quali hanno i requisiti di ammissibilità.

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