La Nuova Sardegna

Al gelo nel “treno dei Puffi”

di Giovanni Di Pasquale
Al gelo nel “treno dei Puffi”

La protesta del Comitato pendolari per le condizioni di viaggio e per i continui ritardi

16 febbraio 2013
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CARBONIA. Ce n’è per tutti, dal Comitato pendolari: per Trenitalia, ovviamente, rea di mostrare né capacità di gestione, né la benché minima intenzione del ravvedimento. Ma c’è anche un altro bersaglio, nell’ennesimo cahier de doléance, ed il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, del quale Paola Deiana, a nome del Comitato, si augura la prossima anticipata fine del mandato, per il disinteresse che il primo cittadino avrebbe mostrato riguardo al destino dei pendolari di Carbonia: «Trenitalia: a che gioco vuoi giocare? Da una settimana – scrive Deiana – ci fai viaggiare con un trenino dei Puffi senza riscaldamento.

Guarda che è finito il carnevale, non l’inverno. Siamo stufi di questa azienda prepotente, indifferente, sorda, cialtrona e bugiarda.

Qui si parla di sopprimere corse mentre i viaggiatori aumentano, di utilizzare nuovi treni mentre siamo stipati nelle carrozze del Far West, di ritardi cronici che oramai non interessano più perché fanno parte della normalità, come fa parte della normalità sopprimere corse.

Il gioco delle tre carte riesce bene: oggi pullman da Carbonia sino a Cagliari, domani da Siliqua a Cagliari, dopodomani treno per tutti. Nell’incertezza più totale. A che gioco giochiamo? È economicamente vantaggioso noleggiare autobus senza programmazione, ovvero: senza gara alcuna?». Poi, nel mirino del Comitato entra un altro obiettivo: «Siamo in piena campagna elettorale – prosegue Deiana – e i nostri politici sono tutti impegnati con i loro partiti a chi la spara più grossa quindi non hanno tempo da dedicare alle proteste che i pendolari di Carbonia regolarmente fanno sentire, vero signor Sindaco? Quando finisce il Suo mandato? Spero presto perché Lei per i pendolari non ha mai mosso un dito, non si è mai fatto vedere se non per l’inaugurazione della stazione megagalattica (giusto per apparire). La sua dipartita da Sindaco verrà accolta con grande entusiasmo. I pendolari invece vogliono solo cose semplici.

Prima di tutto il rispetto della nostra persona e soprattutto il servizio che paghiamo, è un nostro diritto sacrosanto di cui Trenitalia se ne frega pienamente, così come se ne frega il nostro grande assessore regionale Solinas, che in occasione dell’unico incontro avuto ha fatto promesse che sapeva benissimo di non poter mantenere: la carta dei servizi e nuovi treni veloci».

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