La Nuova Sardegna

È guerra tra Comune e Abbanoa

di Gianfranco Nurra
È guerra tra Comune e Abbanoa

Per il contatore slacciato l’amministrazione denuncia: «Interruzione di pubblico servizio»

22 dicembre 2012
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CARBONIA. E’ finita con una serie di denunce incrociate, lo slaccio del contarore dell’acqua nella piscina comunale di Carbonia. La decisione di Abbanoa di interrompere l’erogazione dell’acqua alla piscina difficilmente si fermerà ad un semplice dialogo, anche se acceso, tra i due enti. Non solo. A guardare le conseguenze, Abbanoa sembra aver fatto un vero e proprio autogol. Smontare il contatore senza presenza del titolare del contratto, e portarlo via, ha di fatto impedito il controllo sulla lettura dei consumi idrici. Difficilmente quindi, comunque andranno le cose, Abbanoa potrà utilizzare quei numeri per reclamare il suo credito.

Ma è una vicenda che rischia di incattivirsi e che non ha un finale scritto. Tutto è iniziato giovedì mattina, quando gli addetti della piscina si sono ritrovati con i rubinetti a secco. Si è pensato ad un furto, ed è stata fatta la segnalazione al Comune. Il dirigente dell’Ufficio tecnico, l’ingegner Giampaolo Porcedda, ha presentato denuncia contro ignoti per furto e ha cercato di mettersi in contatto con gli uffici Abbanoa senza riuscirci. Così, per tamponare l’emergenza, ha inviato subito gli operai per ricollegare la tubazione e riattivare l’erogazione dell’acqua. Solo più tardi si è scoperto che il contatore non era stato rubato, ma che era stata Abbanoa a toglierlo per slacciare l’acqua “per morosità”. Il problema però è un altro e tutt’altro che secondario: Abbanoa non ha tenuto conto che il debito reclamato non è del Comune ma del precedente gestore. E che il Comune già dallo scorso mese di luglio aveva chiesto la voltura del contratto senza che da Abbanoa fosse mai arrivata nessuna risposta. Abbanoa, comunque, ha denunciato l’ingegnere capo del Comune per aver riattivato l’erogazione e a quel punto la denuncia per furto contro ignoti si è tramutata, visto che l’utenza è a tutti gli effetti a servizio di una struttura comunale, in denuncia «per interruzione di pubblico servizio».

«Il comportamento di Abbanoa è assolutamente scorretto e rasenta l’arroganza – ha commentato il sindaco Giuseppe Casti – A parte ogni altra considerazione sul fatto che il tutto sia avvenuto senza preavviso e senza precedenti richieste o diffide, Abbanoa non può non tenere conto che il Comune di Carbonia è uno degli azionisti, e quindi comproprietario, dell’azienda. In più, è assolutamente in regola con i pagamenti delle quote. Credo in via più generale che, anche alla luce di altri fatti simili avvenuti in città negli ultimi tempi, i rapporti tra Abbanoa e gli utenti debbano svolgersi evitando comportamenti improntati all’arroganza»”

Abbanoa sta collezionando negli ultimi tempi una serie di “slacci” eclatanti. Non più tardi di una settimana fa è stata la chiesa di Cristo Re a restare senza acqua. Prima ancora un rione, che contestava le bollette, è stato lasciato a secco. Ma gli slacci, senza preavviso, sembrano ormai all’ordine del giorno. Mentre restano senza risposte le proteste e le contestazioni degli utenti che spesso continuano a ricevere richieste di pagamento anche per letture impossibili, visto che i contatori sono illeggibili.

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