La Nuova Sardegna

Nuovo vertice alla Carbosulcis: "Una nomina spudorata"

Nuovo vertice alla Carbosulcis: "Una nomina spudorata"

La giunta regionale nomina Alessandro Lorefice, consigliere comunale di Iglesias, figlio d’arte. I sindacati: «Quali titoli ha?»

24 maggio 2012
2 MINUTI DI LETTURA





NURAXI FIGUS. Le previsioni della vigilia, sulle nomine in Carbosulcis, sono state rispettate. La giunta regionale ha chiamato ad assumere l’incarico di amministratore unico della società mineraria, con azionista la Regione, Alessandro Lorefice, consigliere comunale di Iglesias, eletto nelle ultime consultazioni, nella lista del Pdl con 305 voti di preferenza. Sostituisce il presidente uscente Sergio Matzuzzi rimasto in carica per un quadriennio. Di Alessandro Lorefice si sa che ha 28 anni, si sarebbe da pochissimo laureato in giurisprudenza ed è tecnico di laboratorio, con incarico rinnovato annualmente, nella scuola dove il padre, Raffaele Lorefice, nel passato consigliere comunale sempre a Iglesias, è dirigente scolastico. La sua nomina era stata annunciata da tempo ma nessuno dava credito alle voci che si rincorrevano sulla possibilità che un profano, in fatto di miniera, potesse assurgere alla carica più alta. Questa mattina Alessandro Lorefice si presenterà davanti ai delegati della Rsu di fabbrica che di certo si attendevano un amministratore unico fornito di credenziali di primo livello. «Che cosa dire – esordisce Roberto Puddu, segretario generale della Cgil del Sulcis Iglesiente – di questo signore non sappiamo proprio niente. Siamo curiosi di conoscere quali competenze disponga nella gestione di una miniera. Proprio non me la sento di esprime un parere sul nuovo arrivato. Certamente è da condannare la decisione del presidente Cappellacci che insiste nell’elargire incarichi e cariche di siffatta responsabilità a chi non ha mai solcato un cancello di un cantiere o di una fabbrica». L’esordio potrebbe essere contestato dai minatori che, nei giorni scorsi, avevano espresso riserve sulla possibilità che due sindaci, di provata capacità amministrativa e professionale, potessero assumere incarichi nel consiglio di amministrazione. Il sindaco di Gonnesa non risparmia critiche. «È vergognoso – sottolinea Pietro Cocco – che il presidente, al di là del nome del cresimato, nomini amministratore unico una persona che non ha alcuna competenza, come la legge impone. Si continua a procedere con lottizzazioni pericolose perché si sta mettendo in mano una società pubblica con 400 dipendenti che spende oltre 25 milioni di euro della Regione per dare una prospettiva alla miniera e si manda un inesperto allo sbaraglio. Cappellacci dimostra di non aver pudore e rispetto per il territorio». Pesanti riserve vengono espresse anche dalla Uil. «Ci saremmo attesi – aggiunge Mario Crò della Uil – un esperto. Ci viene proposto uno sconosciuto». «Non credo che a Nuraxi Figus si debbano fare tirocini per amministratori», chiosa infastidito Fabio Enne (Cisl).

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative