La Nuova Sardegna

Cagliari

Giardini universitari: le proposte di gestione dei neolaureati

Il giardino di Ponte Vittorio
Il giardino di Ponte Vittorio

Cittadella di Monserrato, al workshop Unicaverde le idee progettuali di sette giovani che si confronteranno con docenti e ricercatori

17 maggio 2017
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CAGLIARI. Per la prima volta l’Università di Cagliari si interroga pubblicamente su come gestire e valorizzare le proprie aree verdi distribuite tra le sedi Cagliari e Monserrato, e sarà un gruppo di neolaureati in Scienze naturali e in Scienze e tecnologie per l’ambiente a indicare all’Ateneo – grazie alle ricerche effettuate per le loro tesi – modalità e innovazioni nella cura del verde, nel corso del workshop “Unicaverde” che inizierà domani, giovedì 18 maggio alle 9.30 nel nuovo Auditorium dei Laboratori di Ingegneria della Cittadella universitaria di Monserrato.

Simone Farris, Fabiana Mascia, Enrico Corona, Gloria Concu, Andrea Lallai, Luisa Abis e Alessio Sordo proporranno le loro idee progettuali e si confronteranno con docenti e ricercatori sulle modalità migliori per conservare e sviluppare al meglio il patrimonio florovivaistico dell’Ateneo: l’idea è far passare le loro tesi di laurea dalla teoria alla pratica, trattando in modo appropriato e differente ogni zona.

Per questo si parlerà anche della gestione del verde nel sistema degli appalti pubblici con l’intervento di Roberto Alba, funzionario della Direzione Acquisti, appalti e contratti dell’Università, mentre l’Agenzia regionale Forestas presenterà il progetto “Un milione di alberi”, al quale ha di recente aderito l’Ateneo cagliaritano.

Gli interventi di piantumazione di alberi e arbusti autoctoni permetteranno di conferire ai siti universitari un’identità floristica mediterranea. L’iniziativa è organizzata dalla coordinatrice dei corsi di studi in Scienze Ambientali e Naturali e in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente, Valeria Marina Nurchi, dal responsabile del Verde d’Ateneo, Gianluca Iiriti,e dai docenti Paolo Fadda del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura e Maria Caterina Fogu del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, in collaborazione con la Sezione sarda della Società Botanica Italiana.

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