La Nuova Sardegna

Cagliari

A Siurgus Donigala un altro centenario: festeggiato Tomaso Ullasci

di Alessandro Bulla
Tommaso Ullasci (al centro con la fascia tricolore)
Tommaso Ullasci (al centro con la fascia tricolore)

Prima pastore e poi agricoltore, tziu Tomaso è nato il giorno del solstizio d’inverno del 1916 nel paese che segna la linea di confine tra la Trexenta, il Gerrei e il Sarcidano

27 dicembre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SIURGUS DONIGALA. “Ho raggiunto l’ambito traguardo del secolo di vita perché così Dio aveva disposto già prima che nascessi. Ritengo tuttavia di aver contribuito mettendoci anche io qualcosa . Non mi sono mai perso d’animo. Sono stato,infatti, sempre ottimista, anche nei momenti più difficili, e ho affrontato la vita con serenità e con calma, vivendo alla giornata. Non mi sono,poi, mai intromesso nei fatti degli altri.” E’ la risposta che da senza esitazione Tomaso Ullasci, il neo centenario di Siurgus Donigala, a chi gli chiede "qual è il segreto della longevità”.

Figlio penultimo genito di Antonio, agricoltore di Siurgus, e Claudia Pitzalis, casalinga tuttofare, tziu Tomaso è nato il giorno del solstizio d’inverno del 1916 nel paese che segna la linea di confine tra la Trexenta, il Gerrei e il Sarcidano. Tomaso Ullasci ha frequentato le scuole elementari sino all’età di dieci anni conseguendo la promozione alla quarta. Pur essendo bravo a scuola i genitori non gli hanno consentito di proseguire gli studi. La famiglia era molto numerosa e tutti dovevano rendersi utili per il suo sostentamento.

Tziu Tomaso è stato costretto a fare il servo pastore prima a Siurgus e poi a Gesico e Suelli e successivamente, dopo aver raggiunto la maggiore età, l’agricoltore. Nell’aprile del 1939 è stato richiamato alle armi nella seconda compagnia gustatori d’assalto che ha partecipato alle guerre coloniali che consentirono la conquista dell’Etiopia, della Libia e della Somalia. Nel 1941 venne fatto prigioniero dagli inglesi e tradotto nel campo di prigionia di Zonderweater in sud Africa distante poco più di 40 chilometri da Pretoria, l’attuale capitale amministrativa del Sud Africa. Nel 1942 è stato inserito nell’elenco degli irreperibili (dispersi).

“Nel febbraio del 1946- racconta tziu Tomaso- dopo sette anni, sono rientrato a Siurgus Donigala. I miei genitori, i miei fratelli e le mie sorelle erano tutti vestiti di nero perché erano convinti che io fossi morto”. Il 9 ottobre del 1954, dopo sei anni di fidanzamento, Tomaso Ulleri si è sposato con Dina Corrias, originaria di Esterzili, che aveva conosciuto alla “festa de sa Sartiglia” A Siurgus, che è stata soppressa.

Dall’unione sono nati 5 figli, 3 maschi: Marino, Luciano, Pierpaolo, e 2 femmine Maria Vittoria e Anna. Tziu Tomaso alla fine della guerra ha ripreso a fare l’agricoltore e l’allevatore. Ha,poi, lavorato per conto della società generale immobiliare di utilità pubblica ed agricola (Sogene), alla costruzione della diga sul rio Mulargia. Al termine dei lavori è emigrato in Piemonte e per conto della stessa società ha lavorato alla ricostruzione della guglia della Mole Antonelliana e al traforo del Monte Bianco. Rientrato in Sardegna ha continuato a lavorare nel settore edile sino al raggiungimento dell’età pensionabile. Tomaso Ullasci vive a Siurgus con la moglie Dina Corrias in via San Teodoro (ex via Chiesa).

E’ autosufficiente,mangia di tutto e si augura di continuare a vivere a lungo. Fanno parte del suo menù quotidiano una mela, due bicchieri di vino (uno a pranzo e l’altro a cena) e due fette di formaggio pecorino. Tziu Tomaso è molto attivo. Sino a poco tempo fa curava personalmente la vigna e accudiva ad alcune decine di pecore. Pur essendo sordo guarda la televisione e predilige i programmi di varietà e intrattenimento. lI suo idolo è Claudio Insinna. Il giorno del compleanno tutto il paese gli si è stretto attorno con in testa il sindaco Danilo Artizzu e ha partecipato ai festeggiamenti che si sono svolti nella casa museo del pane dopo la messa di ringraziamento officiata dal parroco don Ignazio Agabbio.

Oltre a tziu Tomaso a Siurgus Donigala ci sono altri due ultracentenari: Luigi Boi (22-01-1915) e Eugenio Boi ,frate Igino, appartenente all’ordine dei frati minori cappuccini (18-08-1915).

A memoria di uomo altri 14 siurgusdonigalesi hanno raggiunto il secolo di vita : Prospero Dessi (22-11-1883-27-02-1985), Emanuele Pisano (07-02-1892-27-07-1994),Tomaso Sirigu (03-07-1894-24-10-1994),Antonietta Spissu (28-03-1895-23-07-1998), Angelo Farris (19-05-1898-09-06-2003), Laurina Utzeri (21-09-1906-23-02-2012), Consolata Secci (07-04-1907-11-04-2009),nonna del sindaco Danilo Artizzu, Grazietta Canargiu (25-11-1907-08-08-2009), Bonaria Toro (29-12-1907-08-07-2009), Pietro Piludu (11-11-1908-24-09-2013), Pittia Teresina (11-04-1909-27-08-2013), Battista Laconi 12-05-1909-01-08-2009), Adelina Zedda (20-01-1912-16-02-2012), Luigina Melis (07-11-1912-14-01-2016). Quasi un record per un paese che conta poco più di duemila abitanti.

In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative