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Cagliari

Cagliari, prof di Italiano sempre assente: sciopero dei genitori

La scuola media Ugo Foscolo, a Cagliari
La scuola media Ugo Foscolo, a Cagliari

Ragazzi a casa per protesta: niente lezioni alla scuola media Ugo Foscolo

02 dicembre 2016
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CAGLIARI. In seconda Media manca l'insegnante di Italiano, Storia e Geografia. E gli studenti, a quelle ore - dieci ore alla settimana - vengono divisi nelle altre classi. A seguire lezioni che a volte non hanno nulla a che fare con il loro programma. Stamattina 2 dicembre i genitori hanno deciso di dire basta: sciopero, niente scuola per i loro figli. In nome della continuità didattica. E della voglia di far trascorrere fruttuosamente le ore a scuola ai loro ragazzi. Il caso è quello della II O della Ugo Foscolo, plesso di via Talete.

La «divisione», in attesa del supplente, raccontano i genitori imbufaliti, va avanti da due settimane. E non sembra che ci siamo schiarite all'orizzonte. La mossa di oggi vuol dare un segnale in prospettiva. Come dire: non fateci trascorrere tutto l'anno scolastico in queste condizioni. È capitato anche che i ragazzi, racconta una mamma, si siano imbattuti in lezioni di francese. Quando invece loro fanno solo inglese e spagnolo.

«Non solo in queste ore non fanno niente i nostri ragazzi - ha spiegato Enrico Finocchi, uno dei rappresentanti di classe - ma in questo modo si impedisce alle classi che li ospitano di lavorare come si dovrebbe». La soluzione? «C'è un rimpallo di responsabilità - spiega il rappresentante - la prospettiva che vogliamo evitare è quella dei supplenti che si alternano di mese in mese».

Rischia di non finire qui: i genitori in una lettera al dirigente e all'Ufficio scolastico provinciale, a questo punto minacciano l'addio. «Noi genitori abbiamo scelto la Scuola Ugo Foscolo con fiducia e per la sua offerta formativa, speriamo fortemente di non essere delusi nelle nostre aspettative e di poter proseguire il corso di studi serenamente in questa Scuola. Diversamente provvederemo a tutelarci e tutelare i nostri figli in tutti i modi che riterremo opportuni senza in ciò escludere, nostro malgrado, la decisione di iscrivere i ragazzi in un'altra scuola che offra garanzie in termini di continuità didattica superiori a quelle ad oggi offerte».

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