Cagliari, bimbo nato disabile: maxi pignoramento per la Asl
Il Tribunale ha disposto un risarcimento da un milione e 200mila euro per i genitori di un bambino rimasto cerebroleso a causa della gestione del parto fatta dal medico e dall'ostetrica
01 dicembre 2016
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CAGLIARI. Un maxi pignoramento da un milione e 200 mila euro è stato chiesto nei confronti della Asl di Cagliari dai genitori di un bambino nato con una grave patologia, risarciti dal Tribunale di Cagliari a seguito della condanna penale di un medico ginecologo e di un'ostetrica dell'ospedale Santissima Trinità del capoluogo.
A novembre dello scorso anno, il giudice Francesco Alterio aveva condannato a otto mesi di reclusione il ginecologo Fernando Trupo, 66 anni, e l'ostetrica Carmela Paterniti, di 67, accusati di lesioni gravi.
Nel 2008, i due, durante le ore del travaglio prima del parto, non riconobbero una sofferenza del feto che nacque naturalmente con una ipossia (carenza di ossigeno) che causò gravi lesioni celebrali. Il Tribunale aveva così disposto una provvisionale di 800 mila euro per il bimbo e 200 mila per ciascuno dei genitori, come anticipo sul risarcimento da decidere in separata sede, ma ad un anno dalla sentenza l'associazione della Asl non ha liquidato le parti civili.
A questo punto gli avvocati Patrizio Rovelli e Simone Pinna, difensori dei genitori e del piccolo, hanno fatto scattare il pignoramento contro la Asl.
Il commissario straordinario dell'azienda sanitaria, nei giorni scorsi, ha deliberato di liquidare l'intera somma, sollecitando il Servizio Affari Legali di recuperare i soldi con la City Insurance, l'assicurazione con cui la Asl di Cagliari aveva stipulato il contratto per la responsabilità civile.
