La Nuova Sardegna

GONNOSFANADIGA. Quattrocento manifestanti sotto il sole cocente per ribadire un secco “no” alla mega centrale termodinamica (solare) da 55 Mwe che potrebbe essere realizzata proprio nel luogo della manifestazione che si sta tenendo questa mattina (sabato 2 luglio 2016) nelle campagne fra Gonnosfanadiga e Guspini, in 232 ettari di fertile terreno pianeggiante sottratto all'economia egricola dell'intero territorio.

Punto d'incontro alle 9, l'incrocio fra la statale 197 Guspini-San Gavino e la provinciale Gonnosfanadiga-Pabillonis, con una vera task force schierata contro il progetto della “Enorgogreen Renewables” , società con sede a Londra riconducibile al Gruppo Angelantoni.

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Sette amministrazioni comunali che hanno convocato sul posto i rispettivi consigli comunali (Guspini, Gonnosfanadiga, Pabillonis, Arbus, Sardara, San Gavino e Villacidro), partiti politici di sinistra, una trentina fra associazioni ambientaliste e del comparto agricolo, comitati “No Megacentrali” anche del centro e nord Sardegna hanno effettuato il maxi sit in con l'intento di sensibilizzare le istituzioni, la politica regionale e nazionale ad affrontare il nodo irrisolto dell'assalto delle società energetiche al territorio isolano, in particolare nel basso e medio Campidano, dove fra termocentrali, trivelle e parchi eolici si sta assistendo a un autentico saccheggio paesaggistico.