La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari: conferenze, aperitivi e musica per sostenere gli orfani in Kenia

Una foto dell'orfanotrofio Good Samaritan dal sito dell'associazione Give him a chance
Una foto dell'orfanotrofio Good Samaritan dal sito dell'associazione Give him a chance

"Frutta in festa" al Ghetto degli Ebrei è l'evento organizzato dall'associazione Give him a chance con lo scopo di raccogliere fondi a favore dell'orfanotrofio di Nairobi Good Samaritan

01 luglio 2016
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CAGLIARI. Come alimentare i bambini perché crescano in salute fisica e psichica, come produrre ortaggi con pochissima acqua e poi sapere qualcosa di più sulle condizioni di vita dei bambini delle baraccopoli attorno a Nairobi in Kenia, ma anche cosa è riuscita a fare per gli orfani ospitati nel Good Samaritan di Nairobi una ragazza che nel 2012 aveva 18 anni e in occasione delle vacanze dopo la maturità decise di andare in Kenia per un'esperienza di volontariato.

Oggi sabato 9 luglio 2016 al Ghetto degli Ebrei, dalle 19 in poi, l'associazione "Give him a chance" fondata dalla oggi 22enne Claudia Puddu laureata nel frattempo alla Bocconi e ora specializzanda in un master a Copenaghen, ha organizzato l'evento "Frutta in festa". Il ricavato della serata servirà per le provviste alimentari del Good Samaritan, dove i 70 bambini ricoverati riescono ormai ad avere indumenti, cibo, libri e un'istruzione, ma c'è bisogno di migliorare la varietà del cibo la cui povertà è causa di malattie della pelle.

Dopo i saluti di Filippo Spanu, capo di gabinetto del presidente della Regione, Sebastiano Banni, ordinario di Fisiologia del dipartimento di Scienze biomediche terrà una conferenza sul tema: "L'importanza della varietà e della qualità degli alimenti nella dieta quotidiana dei bambini per una crescita psicofisica ottimale". Poi, Salvatore Porta dell'associazione no profit Agri-Culture, parlerà di orti sinergici e della nuova tendenza all'autoproduzione. Alle 20.30 verrà servito un aperitivo a base di frutta con stuzzichini e comincerà la musica della band Hard up quartet del sassofonista Andrea Morelli.

Racconta Claudia Puddu che nel 2012 aveva deciso di far volontariato con i bambini, ma che la scelta del Kenia venne influenza dai racconti di chi c'era stato, "mi descrissero un posto bellissimo e desiderai di andarci, mi avevano parlato del Good Samaritan Children House e partii. L'impatto con la baraccopoli fu fortissimo, i bambini del Good Samaritan erano gestiti da una ex hostess che tutti chiamavano "Mum", una donna straordinaria, piena di energia, che sapeva dare loro moltissimo amore. Quei bambini erano poveri, certo, ma sorridevano. Pensai che bisognava fare qualcosa: non avevano cibo, non andavano a scuola". Così è nata Give him a chance, la cui missione è perfettamente spiegata in un sito ben costruito che racconta di cosa hanno bisogno i bambini e di cosa ha fatto un passo dopo l'altro Give him a chance.

Organizzando aperitivi e feste di Natale è stato possibile ristrutturare un piano dell'orfanotrofio e comprare letti col materasso per ciascun bambino, poi attraverso il crownfounding on line è stato comprato il pullmino che oggi accompagna i bambini a scuola. Give him a chance ha promosso le adozioni a distanza e oggi ogni ospite del Good Samaritan ha un "genitore" lontano che versa ogni mese una cifra e l'istruzione è garantita.

Claudia Puddu spiega che adesso Give him a chance vuole agire affinché i bambini abbiano un'alimentazione adeguata, la frutta, per esempio, costa troppo per le povere casse del Good Samaritan e quindi si è deciso di organizzare l'evento "Frutta in festa" con lo scopo di raccogliere fondi.

Il prossimo obbiettivo è aumentare il numero dei volontari che vanno in Kenia, l'associazione ne ha sette, Claudia ci va una volta l'anno, "da quest'anno - spiega la giovane - faremo partire un programma organizzato di volontariato. Al Good Samaritan si alternano anche volontari di organizzazioni internazionali. Poi vedremo per altre iniziative. In quattro anni la situazione è radicalmente cambiata, ma c'è tanto da fare e i bambini aumentano"

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