La Nuova Sardegna

Cagliari

Da Cagliari a Londra, in mostra le opere di Franco Nonnis

Federico Spano
Le opere di Franco Nonnis fotografate da Alessandro Spiga
Le opere di Franco Nonnis fotografate da Alessandro Spiga

Si intitola Exodus e racconta la tragedia dei migranti: gli stranieri che arrivano in Italia e i giovani italiani costretti a emigrare. Dal 9 giugno al 6 luglio alla Le Dame art gallery al numero 1 di Albany street

08 giugno 2016
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CAGLIARI. "Exodus" è il titolo della mostra dell'artista cagliaritano Franco Nonnis che si inaugurerà domani 9 giugno a Londra alla Le Dame art gallery al numero 1 di Albany street.  La mostra, che resterà aperta fino al 6 luglio, vuole raccontare l'odierna tragedia dei migranti: da quelli che dall'Africa sbarcano in Italia ai giovani italiani che sono costretti ad andare all'estero per avere una speranza.

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«In questi anni ci siamo “abituati” agli sbarchi di popolazioni africane sulle nostre coste, scappano da fame e guerre, un crescendo di tragedie ci ha mostrato il volto crudele di una vera e propria fuga di massa, donne, vecchi, bambini, uomini disperati che cercano un riparo per le proprie giovani famiglie, morti in mare come non era mai successo prima - spiega Franco Nonnis -. Un dramma  difficile da accettare, che ha colpito più di una coscienza. Nel 2015 è nata "Fuga", una sequenza di 11 opere che raccontano la tragedia dell’immigrazione e gli errori di una classe politica inadeguata. Mentre tutto ciò accadeva, si compiva un’altra tragedia, più silenziosa, meno televisiva, minimizzata, la fuga degli italiani dall’Italia, giovani e meno giovani, alla ricerca di lavoro e dignità, alla ricerca di un futuro non più possibile nel proprio Paese, alla ricerca di valori sociali da condividere, da trasmettere ai propri figli».

Nonnis è nipote d'arte: il nonno Francesco Nonnis fu, infatti, uno dei più grandi intagliatori di Desulo e collaborò con Francesco Ciusa e Filippo Figari alla realizzazione dei decori del palazzo Comunale di Cagliari.

«Sono andato a scavare tra le mie origini, storie che conoscevo o che mi sono fatto raccontare, storie di persone che hanno dovuto prendere in mano la propria vita sempre, origini umili, territori socialmente difficili, natura ingenerosa, montagna, neve, banditi, isolamento - spiega Nonnis -. Ho scoperto che c'è un popolo che ha conservato valori e conoscenza del saper fare, nonostante le difficoltà, ho riscoerto le mie radici nelle persone che questi sacrifici li hanno compiuti, che attraverso quelle scelte, mi hanno permesso di avere una vita migliore. Allora allo smarrimento si contrappone l’orgoglio, la riconoscenza verso quelle persone che per me si sono battute, hanno superato guerre, fame, banditi e solitudine. Ho scoperto che quegli uomini e quelle donne sono stati molto più di quanto io li abbia mai considerati: erano forti e onesti, innovatori, sapevano guardare in faccia la realtà senza mai sfuggirle, costruivano il futuro con visione positiva, aprivano strade nuove, cercavano e trovavano nuovi orizzonti. Questi sono gli abitanti di Desulo, un piccolo paese incastonato tra le montagne del Gennargentu: le mie origini sono lì, ho scoperto un popolo che da sempre va via, ma non dimentica le proprie origini, forza e orgoglio che trasmette alle generazioni future. Il valore del saper fare, del guardare avanti con determinazione, superando gli ostacoli che la vita inevitabilmente presenta, guidati da lealtà, dignità e rispetto del prossimo. Exodus è un omaggio alle mie origini - conclude l'artista -, il racconto di un viaggio senza tempo di un popolo alla ricerca di nuove opportunità, che porta con sé valori e la capacità di esprimerli».

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