La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, il parco delle zone umide progetto pilota per la Sardegna

Stefano Ambu
Cagliari, il parco delle zone umide progetto pilota per la Sardegna

Dopo la delibera votata giunta regionale che istituisce il parco unico di Santa Gilla, Molentargius fino a Capo Sant'Elia Legambiente lancia la proposta

02 giugno 2016
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CAGLIARI. Nascono i "pulli", i pulcini, dei fenicotteri sull'argine delle Saline. E nasce anche il nuovo parco unico Molentargius-Santa Gilla: due stagni da una parte e dall'altra di Cagliari, ma ci saranno dentro anche Sella del Diavolo e Capo Sant'Elia. I dettagli dell'operazione, dopo la delibera votata dalla Giunta regionale martedì scorso, si stanno definendo e svelando.

Così come crescono le ambizioni: modello e interventi - annuncia viale Trento- non saranno solo cagliaritani, ma possono essere replicati anche in altre zone come Oristanese, Sulcis con Sant'Antioco e Carloforte e Gallura. Una soluzione che può essere "esportata": Legambiente chiede che quello sardo sia progetto pilota per situazioni simili anche nel resto d'Italia. Come dire - questo è il teorema degli ambientalisti - in certi casi è meglio fare fronte comune per essere più forti.

Nel caso Molentargius Santa Gilla la richiesta - per ora si parla di avvio di percorso di istituzione del parco unico - era partita da una lettera alla Regione dei sette comuni che hanno a che fare con le due zone umide. Una "convergenza" tanto cara anche a Helmar Schenk, naturalista tedesco con la passione per la Sardegna scomparso nel 2012. C'è anche qualche risorsa, 200mila euro in Finanziaria.

"Ma c'è un gruppo operativo - ha assicurato l'assessore regionale degli Enti locali e Urbanistica Cristiano Erriu - già al lavoro. I nostri obiettivi sono anche quelli di valorizzazione e rilancio della capacità produttiva del sale. Ma anche di intervento nei settori benessere, pesca".

Novità in arrivo: il parco presto dovrebbe acquisire dall'Agenzia del Monopolio di Stato anche il cosiddetto "recinto fiscale" accanto ai Sali scelti. Il percorso sarà completato con la cessione della sede di via Caprera, ex Trasporti, proprio all'Agenzia del Monopolio. Per la Regione Erriu ha garantito che il coinvolgimento parte dagli assessorati Programmazione, Patrimonio e Ambiente e riguarderà anche Lavoro, Turismo e Industria.

Non parco dei divieti - hanno assicurato Legambiente e Regione - ma di occasioni. Con tanti posti di lavoro. Anche i vertici nazionali di Legambiente in campo per spingere il progetto: il vicepresidente Edoardo Zanchini ha assicurato "pressione sul governo". Pronti a dare una mano da Senato e Camera dei deputati i parlamentari Luciano Uras (Sel) e Paola Pinna (Pd). Fondamentale però la spinta "locale".

"L'ente parco Molentargius- ha detto la presidente Lalla Pulga, anche sindaco di Quartucciu - ha aderito subito con favore. Tutto questo arriva in un momento particolarmente favorevole vista la nascita della Città metropolitana". Per Santa Gilla una chance da sfruttare. "Finora- ha detto il sindaco di Elmas Valter Piscedda - la laguna non è stata utilizzata come risorsa: i primi cittadini, tra competenze demaniali e della Regione, hanno potuto fare ben poco. Ora è arrivato il momento di mettere a sistema anche le risorse, spesso divise in tanti rivoli".

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