La Nuova Sardegna

Cagliari

Alta formazione musicale: concerti e dibattiti a Cagliari e Sassari

Alta formazione musicale: concerti e dibattiti a Cagliari e Sassari

La manifestazione vuole richiamare l'attenzione anche sul rischio corso dalle istituzioni musicali di tagli penalizzanti per gli studenti della Sardegna

13 febbraio 2016
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CAGLIARI. Concerti e momenti di riflessione in un fitto cartellone di iniziative da oggi 13 febbraio 2016 e per tutto il mese, per sensibilizzare sullo stato dell'alta formazione artistica e musicale. I conservatori di Cagliari «Giovanni Pierluigi Da Palestrina» e Sassari Luigi Canepa aderiscono alla «Giornata nazionale dell'alta formazione». È organizzata da Afam, sigla che riunisce Conservatori, Accademie e Istituti superiori di industrie artistiche, in attesa da 16 anni dell'applicazione della riforma datata 1999.

Sede delle iniziative sono Cittadella dei musei, Palazzo Regio, Palazzo di Città, Chiesa di San Michele, Auditorium del Conservatorio. Le manifestazioni si chiuderanno il 28 febbraio 2016 sulla scalinata del Palazzo di Città a Cagliari. I conservatori hanno firmato una mozione per chiedere maggiore attenzione verso il sistema Afam «per garantire ai giovani e al Paese la necessaria qualità formativa e per realizzare un ulteriore sviluppo del sistema».

Nel corso di una conferenza stampa la direttrice del Conservatorio «G. P. Da Palestrina», Elisabetta Porrà, e il presidente del Gianluca Floris hanno spiegato che in Sardegna gli studenti rischiano di essere particolarmente penalizzati dalla riorganizzazione del comparto. «C'è il rischio che, per ridurre i costi del personale, del mantenimento delle strutture e dei docenti, i trienni siano accorpati in alcuni conservatori d'Italia, con la conseguenza che gli allievi sardi si troverebbero costretti a fare i pendolari», hanno spiegato.

«Credo sia giunto il momento di affermare l'importanza culturale dei nostri conservatori - ha detto Elisabetta Porrà - alla mancata riforma e alla grave disattenzione verso il valore nazionale che rappresentiamo noi rispondiamo sparando i 'cannonì dispensatori di cultura e bellezza e dimostrando di bucare questo silenzio assordante».

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