Cagliari, gli operai Alcoa bloccano gli ingressi del Consiglio regionale
Nuova protesta dei lavoratori in marcia dallo stabilimento del Sulcis
CAGLIARI. Il Consiglio regionale è chiuso per motivi di sicurezza: gli operai dell'Alcoa sono arrivati, infatti, a Cagliari ed hanno raggiunto le sede dell'Assemblea decidendo di presidiare tutti gli ingressi del palazzo regionale. Consiglieri e dipendenti sono ristati fuori dall'edificio nel giorno in cui si riprende in Aula l'esame della riforma degli enti locali. I dipendenti dell'azienda di Portovesme, in marcia all'alba verso il capoluogo, hanno così attuato una nuova clamorosa forma di protesta per richiamare la classe politica a precisi impegni che permettano di sbloccare la vertenza dello stabilimento del Sulcis.
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Centinaia di lavoratori dell'Alcoa stamattina sono partiti per Cagliari, per fare pressing su politica e istituzioni perché si arrivi tempestivamente a una soluzione della vertenza. I dipendenti diretti e indiretti dello stabilimento di Portovesme, partiti stamattina alle 6,45 da Villamassargia, chiedono alla politica sarda di esercitare la propria influenza con il ministero dello Sviluppo economico e con Palazzo Chigi per trovare una soluzione sui costi dell'energia, così da permettere a Glencore, che aveva espresso l'interesse a subentrare ad Alcoa negli impianti di produzione di alluminio, di acquisire lo stabilimento e di farlo ripartire. Per lo stesso motivo i sindacati hanno incontrato un gruppo di parlamentari, i deputati Mauro Pili, di Unidos, Francesco Sanna ed Emanuele Cani del Pd, ed il senatore di Sel Luciano Uras.
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