La Nuova Sardegna

Cagliari

il caso

Le pinne sono troppo vecchie, mille euro di multa per un bagnino

Luciano Onnis
Un bagnino in un'immagine d'archivio
Un bagnino in un'immagine d'archivio

La vicenda è avvenuta nella spiaggia di Pistis, ad Arbus. Il giovane opera con un modesto rimborso mensile per una associazione di volontariato

19 agosto 2015
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ARBUS. Multato dalla Guardia costiera perché non aveva in dotazione le mezze pinne necessarie eventualmente per particolari situazioni in interventi di salvataggio. E’ capitato ieri a un bagnino della postazione comunale di salvamento a mare della spiaggia di Pistis, nella costa di Arbus, che dovrà pagare un verbale complessivo di poco superiore ai 1.000 euro. Una cifra esorbitante per un ragazzo che mensilmente mette in tasca, a titolo di rimborso spese, appena circa 800 euro essendo il suo servizio annoverato come opera di volontariato, quindi non retribuibile.

Una vicenda al limite del paradossale, che mette a nudo i grossi limiti del servizio di salvamento a mare che i Comuni costieri hanno istituito con le briciole che la Regione ha stanziato per l’assistenza ai bagnanti nelle spiagge dei litorali isolani. I fondi regionali disponibili quest’anno non sono stati integrati, come negli anni passati, da quelli comunali e provinciali per via della esiguità dei propri bilanci nel primo caso e perché le Province, come nel caso specifico il Medio Campidano, non esistono più. Fatto sta che anche gli appalti assegnati (in tal caso all’associazione “Mitza” di Iglesias) sono stati di minima entità. Figurasi poter acquistare nuovi strumenti e attrezzi necessari per gli interventi di soccorso.

Il bagnino di Pistis è stato multato perché le sue mezze pinne erano deteriorate dal sole e per qualche altra inadempienza minore nella postazione. Il bagnino avrebbe fatto presente che non aveva la possibilità economica di provvedere personalmente a comprarsi un paio di mezze pinne nuove e di averlo anche fatto presente ai responsabili dell’associazione da cui dipende.

«Ci assumiamo ogni responsabilità – afferma Matteo Galzarino -. Non dimentichiamo che siamo un’associazione di volontariato e non abbiamo ricevuto ancora un centesimo per il servizio, stiamo anticipando i soldi per tutto, abbiamo speso di tasca nostra anche per comprare le tavole da surf necessarie nei i salvataggi. Comunque è fuori dubbio che la multa a Matteo la pagherà l’associazione».

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