La Nuova Sardegna

Cagliari

Assemini, dal Comune le regole per far crescere la città

Luciano Pirroni

Plauso del sindaco Mario Puddu al varo del piano urbanistico, polemiche dell'opposizione: "Non è chiaro quale sia il progetto di sviluppo"

10 agosto 2015
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ASSEMINI. Assemini ha il suo Piano urbanistico. L'approvazione del disegno edificatorio per la città gli scorsi giorni, tra l'esultanza della maggioranza e le polemiche dell'opposizione.

Il sindaco Mario Puddu canta vittoria: "E' una svolta per Assemini". Il movimento civico "ViviAssemini" attacca: "E' un fatto rilevante, ma è necessario che l’Amministrazione comunale pentastellata spieghi ai cittadini quale progetto intende avviare per favorire la crescita. Altrimenti il Puc sarà percepito come un altro elemento per far cassa con l’ulteriore aumento degli introiti Imu - evidenzia il portavoce Massimiliano Carboni - Questo dopo l’incremento sproporzionato della Tari ed il prossimo aumento dell’addizionale Irpef, pari a circa 400 mila euro. Il Puc è uno strumento ed in quanto tale, da solo, non può cambiare la vita degli asseminesi. Occorre riconoscere che quello approvato è incompleto ed in alcune parti slegato dall’evoluzione del contesto socioeconomico. Arriva con un ritardo di almeno 15 anni ed in un momento di profonda crisi, subita anche dalla mancanza di politiche attive, strutturali e di sistema. Ma, è un punto di partenza importante che non può prescindere dalla spinta al recupero ed alla valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente".

Invevitabili gli strascichi sulla questione incompatibilità. "Molto si è detto sulla possibile inefficacia dell’atto approvato a seguito delle incompatibilità presunte e ricercate - conclude Carboni -. Meglio sarebbe stato per il sindaco assicurarsi i voti proposti dalla minoranza, esonerando i casi “critici” del M5s. Sarebbe bastato chiedere alla minoranza di sottoscrivere un impegno formale. Qualcuno sarebbe stato sicuramente disposto a firmare l’impegno e votare il piano. Tutto sarebbe filato liscio, evitando il possibile annullamento dell’atto. Assemini non può permettersi di continuare a percorrere la strada dello scontro ad oltranza, ma deve trovare nella lealtà e nel dialogo e nel confronto costruttivo il metodo per avviare progressivamente il cambiamento auspicato".

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