La Nuova Sardegna

Cagliari

Villacidro, salvarono due persone: encomio solenne a tre carabinieri

Luciano Onnis
La cerimonia di consegna dell'encomio solenne ai carabinieri Salvatore Cottone, Nicola Tudino e Francesco Pellegrino
La cerimonia di consegna dell'encomio solenne ai carabinieri Salvatore Cottone, Nicola Tudino e Francesco Pellegrino

Salvatore Cottone, Nicola Tudino e Francesco Pellegrino premiati a Roma dal comandante generale dell'Arma Tullio Del Sette

02 agosto 2015
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VILLACIDRO. Ci sono tre carabinieri in servizio nella Compagnia di Villacidro e nella caserma di Gonnesa fra i 31 militari della Benemerita che si sono particolarmente distinti nella quotidiana attività di servizio e che ieri il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, ha incontrato a Roma nella sala di rappresentanza del Comando generale dei Carabinieri, alla presenza dei vertici del Corpo dello Stato Maggiore, e ha consegnato loro un encomio solenne per i numerosi atti di valore compiuti con generosità e slancio, spesso a rischio della stessa incolumità fisica.

Fra i tre carabinieri in servizio in Sardegna c’è Salvatore Cottone, responsabile del nucleo comando della Compagnia di Villacidro, che il 14 dicembre scorso aveva salvato la vita a un automobilista (Marco Piras, 36 anni, di Gonnosfanadiga) rimasto coinvolto in un incidente stradale e che era rimasto incastrato, gravemente ferito, nell’abitacolo dell’auto che aveva preso fuoco dopo essere andata a sbattere a forte velocità contro un guardrail sulla strada statale 126, fra Villasor e Villacidro. In quell’incidente aveva perso la vita, morendo sul colpo, l’amica e compaesana di Piras, Nunzia Sibiriu (26 anni), il cui corpo era stato poi completamente bruciato nel rogo.

I militari che hanno ricevuto l’encomio solenne in servizio nella stazione di Gonnesa sono invece gli appuntati Nicola Tudino e Francesco Pellegrino. Il primo non esitò a tuffarsi nelle acque fredde e agitate del mare di Plag’e Mesu per soccorrere un uomo che vi si era gettato con intenti suicidi, riuscendo ad afferrarlo e, dopo estenuanti sforzi, a trarlo in salvo con l’aiuto del collega Francesco Pellegrino, nonostante l’attiva resistenza opposta . Nel corso della cerimonia, il comandante generale, nel rivolgere il suo plauso per l’eccezionale coraggio e l’esemplare altruismo dimostrati nei diversi contesti operativi, ha ribadito come “la storia dei carabinieri sia costellata di testimonianze di valore, atti che contribuiscono a rafforzare - ieri come oggi - quel legame di vicinanza dello Stato ai cittadini”.

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