La Nuova Sardegna

Cagliari

SEstu

Serra sotterranea per cannabis, arrestato un imprenditore edile

È accusato di aver partecipato alla costruzione del bunker dove venivano coltivate 500 piante di droga scoperto a fine marzo dai carabinieri

28 luglio 2015
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CAGLIARI. Un impresario edile, accusato di aver partecipato alla costruzione e alla custodia della serra-bunker per la coltivazione di 500 piante di cannabis indica scoperta a fine marzo dai carabinieri a Sestu (Cagliari), è stato arrestato oggi in esecuzione di un ordinanza del gip di Cagliari Ornella Anedda.

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Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, William Giovanni Marras, 29 anni, di Sestu, aveva collaborato alla gestione della piantagione sotterranea allestita nelle campagne di Sestu, in località «Forada s’Arena» e destinata alla produzione di marijuana.

Il 28 marzo scorso i carabinieri della compagnia di Quartu avevano fatto irruzione nella serra-bunker, protetta da telecamere e arrestato Andrea Palla, un agricoltore di 29 anni (nipote di Roberto Palla, arrestato oltre un anno fa con l’accuso di traffico internazionale di droga), e Alessio Caredda, un allevatore suo coetaneo, e Mirko Corona, un disoccupato di due anni più giovane.

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 I tre erano stati sorpresi in un terreno privato, pavimentato per circa 300 metri quadrati, dove avevano installato box per il ricovero di animali, sotto i quali erano stipate 500 piante di cannabis indica altre circa due metri, da cui si sarebbe potuta ricavare marijuana per un valore al dettaglio di quasi un milione di euro.

La serra era dotata di impianto di ventilazione, irrigazione e illuminazione e alimentata da corrente elettrica rubata dai vicini pali dell’Enel. Vi si accedeva attraverso una botola con elevatore elettrico nascosta in una cella frigo in disuso.

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