La Nuova Sardegna

IGLESIAS. Su iniziativa della Scuola Civica di Arte Contemporanea di Iglesias, domenica 14 giugno è stata aperta al pubblico la tenuta della famiglia Modigliani dove tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento soggiornò Amedeo, il famoso pittore livornese.

La casa è situata nelle verdi colline tra Fluminimaggiore e Iglesias, dove Flaminio Modigliani, padre del celebre artista e imprenditore minerario, si trasferì per motivi legati allo sfruttamento delle miniere di piombo e zinco della zona. Gli attuali proprietari della tenuta, gli Andreuccetti e i Silesu, su richiesta della Scuola, domenica scorsa hanno aperto la casa Modigliani per una visita guidata al suo interno.

Pavimento in cotto fiorentino, decorazioni che affiorano sotto strati di intonaco, un antico catino, il camino di marmo, la porta di ingresso in ferro, porte e finestre, le tegole livornesi sono parti ancora intatte e originali della casa Modigliani.

Un gioiello per ricordare una fase di vita dell'artista che fece un suo passaggio ad Iglesias. I docenti e gli allievi della Scuola Civica d'Arte Contemporanea hanno realizzato e installato, sia la segnaletica che indica la via per arrivare alla tenuta, sia, a pochi metri dalla casa, una bacheca informativa.

Ad Iglesias Amedeo Modigliani conobbe Medea Tacci, figlia di un imprenditore toscano. Medea era una giovane dai capelli rossi, nel giugno del 1898, quando la ragazza morì per una meningite tubercolare, Amedeo decise di dipingere il volto della cara compagna di giochi. Nacque così il Ritratto di Medea (1900).

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