Cagliari, sciopero fame e sete di Salvatore Usala malato di sla
Si è fatto portare sotto le finestre dell'assessorato alla Sanità e ha cominciato la nuova battaglia per l'assistenza a domicilio dei disabili non autosufficienti
CAGLIARI. Una scritta significativa sulla t-shirt che indossa: «Al mio segnale scatenate l’inferno». Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 novembre e leader delle lotte dei malati di Sla e non autosufficienti, è arrivato con sua moglie sotto la sede dell’assessorato regionale alla Salute, a Cagliari, pronto alla sua nuova battaglia.
Da qualche giorno sta dimezzando l’alimentazione, oggi ha cominciato lo sciopero totale della fame e della sete e ha scelto di non ricaricare le batterie delle macchine che lo tengono in vita: ha ancora un’autonomia di nove ore, se non otterrà un incontro con l’assessore alla Salute Luigi Arru e il presidente della Regione Francesco Pigliaru.
«Dai primi del mese aspettiamo la convocazione dell’incontro, promesso dall’assessore, per discutere della mancata applicazione delle delibere che stanziano i fondi per i non autosufficienti», ha spiegato Josy Vincentelli, prestando la sua voce al marito.
In particolare, il Comitato 16 novembre chiede la proroga per altri sei mesi della legge 162, i piani personalizzati per l’assistenza a domicilio dei non autosufficienti, in scadenza alla fine di questo mese, e la pubblicazione di un nuovo bando per consentire ai Comuni di aprire una nuova graduatoria entro luglio.