La Nuova Sardegna

Cagliari

Calasetta, cani uccisi dai bocconi avvelenati

Atroce fine di alcuni animali, adulti e cuccioli, provocata dai bocconi di cibo irrorati da un lumachicida sparsi in strada e nei giardini privati

09 maggio 2015
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CALASETTA. Denuncia di Gruppo di intervento giuridico e Lega per l'abolizione della caccia: cani adulti e cuccioli sono stati fatti morire tra atroci tormenti con bocconi avvelenati sparsi in strada e nei giardini di abitazioni private. "Purtroppo la pratica dell’avvelenamento dei cani e di altri animali trova sempre proseliti nelle campagne dell’Isola di Sant'Antioco. Nella notte fra il 3 e il 4 maggio 2015, a Cussorgia, frazione di Calasetta), sono stati avvelenati con bocconi irrorati da un lumachicida verde smeraldo alcuni Cani adulti e cuccioli. Dosi potenti - spiegano gli ambientalisti -, sparse fuori e all’interno di giardini privati, che non hanno consentito – nonostante l’intervento immediato della proprietaria – di evitare il decesso fra atroci dolori dei poveri cani. Il velenoso lumachicida miscelato con bocconcini agisce in fretta: nell'arco di 15 minuti blocca il sistema nervoso centrale, abbassa la temperatura del cane, portandola dai 38 gradi ad un minimo di 25 gradi. Bava alla bocca, convulsioni sempre piu' frequenti e forti, la morte arriva anche dopo diverse ore di devastanti sofferenze".

"Grazie ai carabinieri del 112, è stato immediatamente contattato il Servizio veterinario dell’Asl. 7 di Carbonia. Il 5 maggio i carabinieri della stazione di Calasetta - è scritto ancora - hanno ricevuto la denuncia della proprietaria e hanno avviato gli accertamenti del caso".

"Un mese fa era avvenuto, sempre a Cussorgia, un altro avvelenamento di un cane. Negli ultimi anni sono stati fin troppo frequenti i casi di avvelenamento e maltrattamento di cani e altri animali nelle zone rurali dell’Isola di Sant' Antioco. In particolare nell’autunno 2012 si verificò un folle e assurdo picco di crudeltà: prima vennero ritrovati numerosi cani avvelenati e almeno anche uno splendido esemplare di volpe (Vulpes vulpes) a causa di bocconi avvelenati disseminati fra macchie, vigneti e campagne fra Calasetta (soprattutto presso la località di Cussorgia) e Sant' Antioco (in particolare nella località di Sa Ariasci), poi un povero cane massacrato di bastonate, dopo esser stato legato con filo di ferro per immobilizzarlo

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