Villasimius, frana il terreno: 41enne muore schiacciato dentro un fosso
Tragedia nel cortile di un'abitazione dove l'uomo era impegnato in uno scavo
VILLASIMIUS. È stato travolto e sommerso dal terreno instabile depositato ai margini di un fossato destinato a ospitare una cisterna che stava facendo eseguire con un escavatore nel cortile dell’abitazione della madre Elena Pili, con la quale conviveva insieme a Giuseppina, una sorella.
Incidente mortale sul lavoro questa mattina nel cortile di una casa della via Giotto del centro leader dell’industria delle vacanze della costa sud orientale. La vittima è Salvatore Loi, un operaio saltuario di 41 anni che si adattava a fare di tutto per sbarcare il lunario. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di San Vito e la medicalizzata del 118 del distretto sanitario del Sarrabus Gerrei allertarti dall’escavatorista, L.B. un trentottenne di Villasimius. I soccorritori sono riusciti ad estrarre l’operaio ancora in vita che però è deceduto poco dopo.
Sono intervenuti i carabinieri della stazione chem coadiuvati dai colleghi del nucleo operativo della compagnia di San Vito, hanno aperto una inchiesta.
Sul luogo dell’incidente si è subito formato un capannello costituito da parenti,amici e conoscenti che si è ingrossato con il trascorrere dei minuti. Tra i primi ad arrivare il sindaco di Villasimius Luca Dessì. “Conoscevo la vittima e sono profondamente dispiaciuto ed addolorato per quanto è accaduto - dice il primo cittadino simiese - La tragedia avvenuta nel giorno dedicato alla festa del lavoro ha scosso il paese".
Salvatore Loi, nipote del vicesindaco Daniele Pili, era molto conosciuto e stimato. Il magistrato di turno, il pm Giangiacomo Pilia ha disposto il sequestro dell’area e dell’escavatore utilizzato per eseguire i lavori. L’ispettorato del lavoro ha aperto una inchiesta per verificare l’ osservanza delle norme di sicurezza.
Il funerale di Salvatore Loi sarà celebrato domani pomeriggio. Il rito funebre sarà officiato dall’amministratore parrocchiale don Samuele Aru.