La Nuova Sardegna

Cagliari

Sestu

Serra sotterranea con passaggio segreto per 500 piante di cannabis

Il capitano Raffaele Cossu durante la conferenza stampa (foto Mario Rosas)
Il capitano Raffaele Cossu durante la conferenza stampa (foto Mario Rosas)

Tre giovani di Sestu sorpresi dai carabinieri della stazione e del comando provinciale mentre lavoravano le foglie di marijuana dentro una cella frigorifera protetta da telecamere

28 marzo 2015
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SESTU. A due chilometri dal paese nella campagna di Forada S'Arena i carabinieri del comando provinciale e della stazione di Sestu hanno trovato una coltivazione di marijuana di 500 piante di due metri ben nascoste sotto terra in un ambiente alto tre metri e perfettamente attrezzato per far crescere una vegetazione rigogliosa. Sono stati arrestati tre persone ufficialmente agricoltori e allevatori: Andrea Palla, 29 anni, il coetaneo Alessio Caredda e Mirko Corona, 27, tutti di Sestu.

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La scoperta è avvenuta durante una perlustrazione. All'interno di un recinto dove erano custoditi animali i carabinieri hanno notato una cella frigorifera. Nulla di strano se non fosse stato per le potenti telecamere montate sopra quello che sembrava essere l'ingresso del podere in corrispondenza della porta della cella.

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Naturalmente i militari hanno voluto vederci chiaro e le sorprese sono arrivate una dietro l'altra. Dentro la cella frigorifera c'erano tre giovani che lavoravano piante di cannabis. E in una porzione del pavimento spiccava una sorta di congegno: era un montacarichi che conduceva a un vano sotterraneo dove, con un professionale impianto di illuminazione a lampade alogene e di irrigazione, prosperavano 500 piante. Una foresta che veniva alimentata a spese della pubblica comunità visto che l'allaccio della corrente elettrica era assicurato da un cavo abusivamente collegato a un traliccio all'esterno del container-cella.

Nel sotterraneo non mancavano stenditoi, essiccatoi e altre attrezzature necessarie per lavorare le piante fino all'essicazione e al confezionamento. In questa parte del grande ambiente c'era abbondante prodotto finito. (Agi)

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