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I sindaci: «Strage di cavallini? L'onorevole Pili specula con le frottole»

Luciano Onnis
Cavallini della Giara
Cavallini della Giara

I primi cittadini di Gesturi, Tuili e Setzu smentiscono il deputato di Unidos sulla moria di animali. E annunciano: «Denunceremo chi ci infanga»

05 dicembre 2014
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GESTURI. L'onorevole denuncia, i sindaci e la Asl smentiscono (così come l'associazione ambientalista Grig), il primo ribadisce e riaccusa, i secondi minacciano querela contro chiunque racconti, secondo loro, verità non vere.

Attorno ai cavallini della Giara che, secondo il deputato Mauro Pili starebbero morendo a livello di strage a causa di stenti alimentari, malattie e stato di abbandono generale, si è scatenata la bagarre. I sindaci dei tre comuni territorialmente proprietari della Giara, Gianluca Sedda (Gesturi), Antonino Zonca (Tuili) e Annarita Cotza (Setzu), si sono riuniti in una sorta di consiglio di guerra (o di difesa) per "precisare e dire basta a una speculazione mediatica in atto sui cavallini". E passare al contrattacco.

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"La situazione dipinta e riportata dai media regionali e anche nazionali nelle ultimi giorni relativamente alla consistenza numerica, alla gestione e cura dello stato fisico e di salute della popolazione dei cavallini della Giara, non corrisponde alla realtà - sostengono in un comunicato congiunto i tre sindaci - Le notizie finora trapelate non hanno riportato in maniera esatta e completa la vera situazione gestionale e di consistenza numerica dei cavallini, che nel 2014 è aumentata, così come è assolutamente è da precisare che le persone che si stanno occupando della cura dei cavallini non sono volontari ma dipendenti dell'operatore economico affidatario del servizio di gestione, salvaguardia e cura (una cooperativa del posto), pagato con fondi dei Comuni proprietari dei cavallini per il tramite dell'Unione dei Comuni "Marmilla", che dal marzo 2013 monitora e si occupa quotidianamente della cura dei cavallini provvedendo ad assicurare loro il foraggio (fornito prevalentemente da Agris e dai Comuni) nei periodi di magra, e a soccorrere i cavallini che rimangono imprigionati nelle zone palu-dose e trovatisi in ogni altra difficoltà".

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Le "stragi" presunte denunciate finora dall’onorevole Pili, che continua fermamente a sostenere sui social network che i puledrini selvatici starebbero morendo numerosissimi, finora si ridurrebbero, considerando anche le morti naturali, a meno del 5% della popolazione attuale stimata nell'arco dell'anno in corso. "Tutto ciò - proseguono - per smentire categoricamente quanto finora pubblicizzato e per confermare l'impegno concreto che i Comuni proprietari dei cavallini e la Regione Sardegna, per il tramite dell'agenzia Agris, stanno profondendo per la causa".

Per quanto riguarda la notizia relativa alla presenza di un mezzo meccanico preposto alla realizzazione di fosse per occultare i cavallini morti, i primi cittadini di Gesturi, Tuili e Setzu precisano "in maniera forte e categorica, che non è stato inviato, sopra l'altopiano, alcun mezzo meccanico per tale finalità” e che “tale notizia è assolutamente falsa e pretestuosa".

E infine l'avviso di ricorrere alla magistratura: "Si diffida chiunque strumentalizzi o diffonda informazioni tendenziose che generano il sospetto di situazioni di emergenza sanitaria e procurino allarmismi inesistenti che colpiscono l'immagine del territorio e dei proprietari dei cavallini. I tre Comuni proprietari procederanno per vie legali contro chiunque voglia infangare le iniziative finora attivate per la salvaguardia, gestione e cura dei cavallini della Giara".

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