La Nuova Sardegna

Cagliari

Carloforte

Zona franca, i movimenti di nuovo in pista

Simone Repetto

Incontro organizzato dal comitato locale, rammentata l'esistenza di norme ed accordi internazionali che favoriscono l'istituzione delle zone franche

04 dicembre 2014
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CARLOFORTE. Avanti con il progetto zona franca, a costo di riprendere l'organizzazione di manifestazioni eclatanti. E' quanto emerso nell'ultimo incontro territoriale, tenutosi ieri sera all'ex mercato, organizzato dal comitato locale per la zona franca e dal Movimento Partite Iva del Sulcis iglesiente, alla quale hanno partecipato numerosi esercenti e cittadini, pronti a dare il proprio contributo per sostenere la causa. Ad illustrare le ragioni storiche, giuridiche ed economiche per operare in regime Iva non imponibile, l'esperta in diritto doganale Maria Rosaria Randaccio, insieme ad esponenti del movimento ed alcuni rappresentanti del commercio carolino.

Da affrontare, c'è sempre l'annosa questione del riconoscimento ufficiale di aree a fiscalità favorevole, i cui benefici sono noti e palesi, soprattutto in un territorio seriamente compromesso e devastato dalla crisi come il Sulcis. Sono state citate le numerose zone franche presenti in altri stati e regioni europee (pure nella vicina Corsica), mentre in Italia si è ancora all'anno zero. Rammentata anche l'esistenza di norme ed accordi internazionali che favoriscono l'istituzione delle zone franche, oltre alla legge regionale varata nella passata legislatura che, a detta del movimento, l'attuale giunta del presidente Pigliaru vorrebbe cancellare. Una spinta propulsiva, si è detto, dovrebbero darla anche i sindaci, dichiarando la zona franca nei propri comuni per derogare al pagamento dell'iva.

Argomento a parte Equitalia, con informazioni su come comportarsi in caso di minaccia di pignoramenti, ipoteche, ganasce fiscali e simili, vero incubo per ogni partita iva a cui sono state recapitate cartelle e lettere da non dormirci la notte. L'ultimo atto compiuto dal movimento è stato l'invio di una lettera, indirizzata al ministro dello sviluppo economico Federica Guidi, in cui si chiede che i benefici della zona franca urbana, destinati alle imprese della Provincia di Carbonia Iglesias, siano estesi ai contributi Inps della gestione Ivs (invalidità, vecchiaia, superstiti) artigiani e commercianti, ricordando che tale provvedimento riguarda oltre quattromila imprese sulcitane ed oltre cinquemila iscritti alla gestione artigiani e commercianti dell'Inps.

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