La Nuova Sardegna

Cagliari

Carloforte

Sindacati, per il futuro di Saremar pronti allo sciopero

Simone Repetto

Cisal e Ugl Trasporti: "In gioco i collegamenti tra Sardegna e isole minori"

27 novembre 2014
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CARLOFORTE. “Cronaca di una morte annunciata. Non intendiamo attendere ancora passivamente al capezzale della moribonda Saremar, senza che venga intrapresa alcuna terapia mirante al risanamento ed al rilancio dei trasporti per le isole minori sarde”. E' quanto sostengono le segreterie regionali di Federmar Cisal e Ugl Trasporti, annunciando l'avvio dello stato di agitazione dei marittimi, che potrebbe portare a giornate di sciopero. Il motivo è noto da tempo e riguarda il futuro della Saremar e gli indirizzi che la Regione, sua proprietaria, vuol dare nel breve periodo, soprattutto per quanto concerne l'annunciata privatizzazione e le sorti del personale operante nei traghetti.

“Restiamo nella continua attesa di una convocazione dell'assessore regionale ai trasporti – sostengono i sindacati – dopo l'ultima di settembre, con cui ci erano state date ampie garanzie per conoscere, passo dopo passo, le azioni riguardanti il futuro della Saremar. Avevamo anche lanciato la proposta di utilizzare le entrate fiscali provenienti da Tirrenia per colmare il deficit societario, ma senza risposta. Questo silenzio preoccupa noi e l'utenza, categorie che hanno diritto a conoscere le sorti della propria mobilità. Auspichiamo dunque che, con la Regione, venga avviato un sollecito ed atteso confronto, per cui non si è disposti ad attendere oltre”.

Inquietudini, sono state espresse anche sulla situazione attuale in cui versa Saremar, che i sindacati considerano “di stallo”, con il deposito dei libri contabili societari in tribunale e la nomina di un giudice liquidatore che, come annunciato in estate dall'assessore regionale Massimo Deiana, avrà il compito di procedere alla privatizzazione, lasciando al privato l'onere di gestire i collegamenti con Carloforte e La Maddalena.

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