La Nuova Sardegna

Cagliari

Sant'Antioco

Curate e liberate due giovani tartarughe marine

Simone Repetto
La liberazione di una tartaruga
La liberazione di una tartaruga

Salvate dai pescatori e dalla forestale sono tornate in acqua una Caretta caretta e una Chelonia Mydas

22 novembre 2014
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SANT'ANTIOCO. Hanno ripeso il largo nei giorni scorsi, nel golfo di Palmas, due giovani tartarughe di specie diverse, dopo aver trascorso un periodo di ricovero presso il Centro recupero cetacei e tartarughe di Nora. Salvate dai pescatori e dall'intervento della Forestale.

Due storie diverse, che hanno riguardato una comune tartaruga marina Caretta caretta, ed una più rara, Chelonia mydas, nota come tartaruga verde, che predilige acque più calde rispetto a quelle mediterranee. In comune, lo stesso luogo di ritrovamento, nelle acque antistanti Sant'Antioco.

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Nel primo caso, la caretta era stata rinvenuta nel novembre scorso, mentre cercava di non affondare, impigliata com'era in uno spezzone di rete alla deriva, che gli aveva quasi staccato la pinna anteriore destra e leso il capo, non permettendogli di alimentarsi. Raccolta e trasportata al centro della laguna di Nora, gli è stato amputato l'arto danneggiato per evitare complicazioni e ha ripreso i chili persi durante la brutta esperienza.

Più interessante il secondo caso, trattandosi del terzo ritrovamento di tartaruga verde avvenuto di fronte a Sant'Antioco. La chelonia, pesante quasi 7 chili (un esemplare adulto può superare il quintale), a fine agosto era finita nelle reti dei pescatori, che l'hanno salvata giusto in tempo prima di finire annegata.

Gli altri rinvenimenti di tartaruga verde erano avvenuti nel luglio 2010 e nell'ottobre 2011, circostanza allo studio dei ricercatori di Nora e della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, per capire le dinamiche che portano questa specie a spingersi nelle acque ristrette di Sant'Antioco.

Considerando il tempo favorevole, grazie all'intervento del personale della stazione forestale locale, i due rettili sono stati imbarcati nella motovedetta e liberati in alto mare. Stessa procedura prevista per l'ultima tartaruga ricoverata a Nora, la prossima settimana, ma nelle acque cagliaritane.

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