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Droga, piante di cannabis e documenti rubati: disoccupato in cella

Giancarlo Bulla
Gli oggetti rubati trovati a casa di Davide Pirisi assieme alle piante di cannabis
Gli oggetti rubati trovati a casa di Davide Pirisi assieme alle piante di cannabis

I carabinieri in casa gli hanno trovato anche il motore di un'auto sottratta al proprietario nel 2011

11 novembre 2014
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DOLIANOVA. Davide Pirisi, un disoccupato di 42 anni di Dolianova, è stato arrestato dai carabinieri della stazione per detenzione e coltivazione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed è stato anche denunciato per ricettazione e detenzione di munizioni.

I militari, nel corso di un’operazione di contrasto allo spaccio di stupefacenti disposta dal capitano Gabriele Porta, comandante della compagnia di Dolianova, hanno rinvenuto a Dolianova, nell’abitazione del disoccupato, sospettato di essere uno dei fornitori di alcuni tossicodipendenti della cittadina del Parteolla e del circondario, e a Sestu in un caseggiato del quale ha la disponibilità, due panetti di hascisc del peso di cento grammi ciascuno, 350 grammi di marijuana già essiccata, una boccetta di olio di hascisc ricavato dalla infiorescenza della stessa sostanza stupefacente, 45 piantine di cannabis indica messe a dimora, delle quali 3 già sviluppate e 42 in fase di germinazione, 300 grammi di semi di marijuana e materiale vario solitamente utilizzato per il confezionamento e la suddivisione in dosi delle sostanze stupefacenti.

I carabinieri hanno inoltre rinvenuto il motore di una Lancia Lybra, risultata rubata nel 2011 a Dolianova, le targhe della stessa auto e la targhetta del numero di telaio, 4 cerchi in lega e la patente guida del proprietario della macchina. Ma non basta. Hanno infatti rinvenuto anche documenti vari (patenti, codici fiscali, carte d’identità, tessere sanitarie) e portafogli appartenenti a 5 persone diverse, rubati tra il 2003 e il 2004 a Dolianova, 1 pistola giocattolo in metallo, priva del tappo rosso, diverse cartucce calibro 12 caricate a pallini, diversi bossoli esplosi di proiettili calibro 7,62 e 7,65, diversi attrezzi elettrici ed accessori, che si presume siano tutti di provenienza furtiva, e 2500 euro in banconote di vario taglio di cui il disoccupato non ha saputo giustificare la provenienza.

Davide Pirisi questa mattina è stato tradotto in tribunale a Cagliari per il processo col rito direttissimo così come disposto dal magistrato di turno. Il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del processo fissato il 1 dicembre.

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