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Chiuso il castello di San Michele, comincia il restauro

L'aspetto attuale del castello di San Michele risale al 1325
L'aspetto attuale del castello di San Michele risale al 1325

La storia giudicale è passata fra queste mura, l'attuale aspetto risale al 1325, venne ricostruito e fortificato sotto la famiglia spagnola dei Carroz e fu sede del lazzaretto per gli ammalati della peste contro la quale venne invocata l'intercessione di Sant'Efisio

05 novembre 2014
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CAGLIARI. La storia della Sardegna giudicale è passata tra queste mura e i cambi di destinazione, come si direbbe oggi, non ne hanno scalfito l'importanza. Il castello di San Michele prende il nome dalla chiesa che è stata inserita nella fortificazione e che probabilmente mostra ancora una piccola parte di sé nelle due finestre a bifora capaci di sorprendere i visitatori delle mostre. Fu costruito forse prima dell'anno Mille in difesa della città giudicale di Santa Igia, diventò poi roccaforte della famiglia spagnola dei Carroz la quale dal 1325 in poi cominciò a dargli l'aspetto attuale. Successivamente è qui, nel castello di San Michele ormai in decadenza, che fu allestito il lazzaretto per i malati di peste tra il 1652 e il 1656, gli anni che i fedeli di Sant'Efisio ricordano per l'intercessione del Santo e quindi la sparizione del morbo dall'isola.

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Il castello di San Michele resterà chiuso il tempo necessario per i lavori di manutenzione straordinaria, importo complessivo di 300mila euro sul bilancio comunale, lavori che si concluderanno nella primavera 2015 (180 giorni previsti).

Il monumento edificato nel 1325, dopo il restauro condotto tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90 fu adibito a museo. Attualmente l'intervento straordinario di manutenzione è necessario per risolvere i problemi di umidità. Per eliminare gli effetti negativi delle infiltrazioni, la copertura sarà smontata e sostituita, e verrà effettuata la pulizia e il trattamento anti ruggine della struttura metallica di sostegno. Saranno inoltre sostituiti gronde, pluviali e scossaline.

Nella copertura della torre sud est, sarà demolito il massetto e realizzata una protezione impermeabile in coccio pesto. Prospetti e creste saranno ripuliti dalla vegetazione infestante e le creste saranno impermeabilizzate con coccio pesto. Il castello naturalmente resterà chiuso alle visite per tutta la durata dei lavori.

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