La Nuova Sardegna

Cagliari

L’Astronomia, ormai scienza di casa in Sardegna

di Jacopo Bulla
L’Astronomia, ormai scienza di casa in Sardegna

Le promettenti prospettive di sviluppo del settore emerse al simposio internazionale tenuto nella sede del radiotelescopio di San Basilio

12 ottobre 2014
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SAN BASILIO. Oltre centotrenta astronomi e tecnologi provenienti da tutto il mondo hanno partecipato al dodicesimo “European vlbi network symposium and users meeting“ , organizzato dall’osservatorio astronomico di Cagliari e dall’istituto di radioastronomia di Bologna, che si è concluso nei giorni scorsi.

E’ stato un congresso interessantissimo sotto il profilo scientifico. Sono stati, infatti, discussi i più importanti risultati scientifici della interferometria radio su lunghissima linea di base (very long baseline interferometry, vlbi), nell’ambito della rete europea di radiotelescopi, lo european vlbi network. Durante il meeting, finanziato dall’istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e dal progetto europeo Radionet3 , si è parlato anche dei recenti test positivi di ingresso nella rete EVN del Sardinia Radio Telescope, (SRT) il più grande e sofisticato radiotelescopio europeo, costato 70 milioni di euro, installato nell’altopiano di Pranu Sanguni, quasi al limite di confine tra i comuni di Silius, San Basilio, San Andrea Frius e San Nicolò Gerrei , che ha un’altezza di circa 70 metri , un peso di 3000 tonnellate e una parabola versatile col diametro di 64 metri.

“Si è trattato di un’occasione importantissima- spiega Andrea Tarchi, ricercatore presso l’osservatorio astronomico di Cagliari, uno degli organizzatori del simposio- per far emergere l’immagine positiva e lo sviluppo della ricerca astrofisica sarda ed, in particolare, della radioastronomia interferometrica, resa ora possibile dall’inclusione di SRT nella rete europea di radio telescopi“. Un’intera giornata del meeting è stata in particolare dedicata alla visita al sito del Sardinia Radio Telescope e all’incontro con gli amministratori comunali del territorio. “Il SRT non appena saranno completati i laboratori e il centro visite ed entrerà in funzione a pieno regime- ha sottolineato il sindaco di Silius Giuseppe Erriu- può sen’altro offrire una grande opportunità di sviluppo per il Gerrei, una delle zone della Sardegna con il più alto tasso di disoccupazione e spopolamento”.

“Le prospettive dell’astronomia in Sardegna- ha detto Andrea Possenti, il direttore dell’Inaf-osservatorio astronomico di Cagliari- sono estremamente promettenti grazie al congiunto completamento del SRT e del nuovo quartiere generale dell’osservatorio a Selargius, entrambi resi possibili grazie al contributo essenziale della regione Sardegna. In particolare- ha aggiunto Possenti- ci adopereremo per far aumentare la già elevata qualità della produzione scientifica dell’osservatorio e per far diventare SRT e la sede di Selargius degli autentici volani per la crescita culturale, tecnologica e turistica di tutta la Sardegna“.

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