La Nuova Sardegna

Cagliari

Carbosulcis, spese senza gara: chiesto il giudizio per 12 dirigenti

Carbosulcis, spese senza gara: chiesto il giudizio per 12 dirigenti

L'inchiesta sulla società della Regione, l'accusa per tutti è di abuso d'ufficio

08 ottobre 2014
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CAGLIARI. La procura di Cagliari ha chiesto il rinvio a giudizio per i 12 indagati nell’inchiesta sulla Cabosulcis spa, la società di gestione della miniera di carbone di Nuraxi Figus a totale partecipazione della Regione Sardegna. Questa mattina il pm Gaetano Porcu ha sollecitato il processo per i dirigenti e i consiglieri della società, accusati di abuso d’ufficio per l’acquisto di beni e servizi senza l’obbligatoria gara pubblica, coinvolti nell’inchiesta della procura di Cagliari. L’udienza riprenderà il prossimo 13 dicembre quando davanti al gup Cristina Ornano, prenderanno la parola gli avvocati della difesa.

L’indagine della guardia di finanza si è concentrata su spese, per oltre 43 milioni di euro, effettuate al di fuori di quanto prevedono le norme. Tra le cifre contestate dalla procura figurano quelle per lo studio di fattibilità affidato nel 2011 alla Sotacarbo di Carbonia, sul progetto integrato di miniera a centrale elettrica, costato 200mila euro.

Per gli inquirenti, inoltre, sarebbero dovute essere selezionate e non affidate direttamente (con un ingiusto vantaggio per le ditte scelte) anche le imprese per il servizio di vigilanza e quello mensa così come le imprese pagate per il trasporto delle maestranze, per la messa in sicurezza dei pozzi e per gli impianti di ventilazione.

Rischiano di finire a processo: l’ex direttore generale Giuseppe Deriu, il manager Mario Porcu, l’ex presidente del Cda Andreano Madeddu, i consiglieri di amministrazione Ettore Diana e Paolo Luigi Dessì, il responsabile del servizio acquisti Mauro Cicilloni, il responsabile dell’ufficio di amministrazione finanza e controllo Giancarlo Crò, il presidente del Cda Sergio Matzuzzi, i consiglieri Antonio Vargiu, Adolfo Lai, Mirando Basciu e Alderico Lampis.

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