La Nuova Sardegna

Cagliari

Profughi siriani, in 25 rifiutano di fermarsi a Castelsardo

Profughi siriani, in 25 rifiutano di fermarsi a Castelsardo

Il gruppo è ripartito nella notte per lasciare l’isola. Fra loro anche famiglie con bambini di due, tre anni

03 settembre 2014
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SASSARI. Venticinque degli 81 immigrati siriani arrivati ieri all’aeroporto di Cagliari Elmas su un volo di stato e che avrebbero dovuto essere ospitati nel centro di accoglienza di Lu Bagnu, alle porte di Castelsardo hanno rifiutato la destinazione.

Il gruppo è ripartito, presumibilmente verso la penisola per proseguire poi verso l’estero. Casi simili si sono registrati nelle scorse settimane con gruppi di migranti dell’Africa Subsahariana che avevano preferito lasciare un hotel in cui erano stato trasferiti a Sadali, nel centro della Sardegna.

Francesco Brau, uno dei responsabili della cooperativa Ecoservice che gestisce la struttura di Baia Sunaiola, ha riferito che gli immigrati non sono nemmeno scesi dal pullman che dal Cagliaritano li aveva portati, attorno alle due le mattino, nella frazione di Castelsardo.

Stavolta, ha detto Brau, tra loro c’erano alcuni nuclei familiari e almeno quattro bambini tra i due e i tre anni. Gli stranieri, in fuga dalla guerra, si sono rifiutati di fermarsi e hanno proseguito il loro viaggio in cerca di un futuro migliore all’estero.

La struttura di Lu Bagnu, capace di ospitare 200 immigrati, al momento accoglie in maggior parte bengalesi e africani provenienti dalla regione sud-sahariana.

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