La Nuova Sardegna

Cagliari

Carceri, slitta ancora l’apertura di Uta

Carceri, slitta ancora l’apertura di Uta

Mauro Pili contesta il possibile arrivo di capimafia in Sardegna

26 agosto 2014
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UTA. Sembra un'odissea senza fine. I lavori procedono a singhiozzo, con gli operai che non vedono un euro da mesi. E' la situazione del nuovo carcere nella zona industriale di Macchiareddu, a Uta. Il grido d'allarme è arrivato dal deputato Mauro Pili (Unidos) che stamattina ha compiuto un sopralluogo nell'impianto: «Troppe lungaggini. Una situazione che davvero produce incertezza. Gli operai potrebbero ancora una volta proclamare lo stato di agitazione. Il complesso sarebbe dovuto essere pronto a giugno, ma è ancora un rebus. Appare davvero assurdo portare in questa struttura i detenuti ad alto rischio, ovvero i capimafia».

Anche Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione Socialismo diritti riforme non indugia: «Si prevede l'installazione di diversi apparecchi sanitari, per scongiurare le uscite ospedaliere ai detenuti in regime di massima sorveglianza. Una situazione che farà slittare il taglio del nastro del presidio».

Insomma, il carcere di Uta si è trasformato in un cantiere lumaca, con nuovi intoppi che appaiono inevitabili. (luciano pirroni)

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