La Nuova Sardegna

Cagliari

Uranio, indipendentisti parte civile al processo sull’inquinamento a Quirra

Uranio, indipendentisti parte civile al processo sull’inquinamento a Quirra

Sardigna Natzione: «Tutti dovrebbero seguire il nostro esempio»

25 agosto 2014
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CAGLIARI. Gli indipendentisti di Sardigna Natzione Indipendentzia si costituiranno parte civile il 23 settembre in apertura del processo a Lanusei per l'inquinamento nel poligono militare di Quirra. Lo annuncia lo stesso coordinatore nazionale di Sni, Bustianu Cumpostu, che invita tutti i sardi a seguire l'esempio indipendentista. «I sardi di Sni - spiega - si costituiranno parte civile in quanto, le polveri, contenenti anche uranio impoverito ed altri metalli pesanti, generate dalle esplosioni di proiettili a frammentazione e sublimazione sono talmente sottili, nano particelle, che trasportate facilmente dal vento per molti chilometri e filtrate negli alimenti prodotti nella zona e nelle acque, possono essere state respirate o ingerite da qualunque sardo». Secondo Cumpostu, «la decisione del Gup è chiara, se a Quirra c'è un disastro o uno stato di pericolo il responsabile non può essere che lo Stato, lo stato italiano, che nel frattempo, temendo forse il rinvio a giudizio, si è cautelato equiparando i poligoni e le servitù militari alle zone industriali. Quel decreto il 91/2014 permetterà allo stato di mantenere, in Sardegna, lo stato di guerra in tempo di pace - attacca - Lo autorizzerà a consumare il nostro territorio continuando a gravarli poligoni e servitù militari che nulla hanno di diverso dai teatri di guerra spenti». Secondo il leader indipendentista, «per la Sardegna non ci sono governi amici o non amici. In Sardegna è lo Stato che ha interessi nettamente contrastanti con quelli del popolo sardo. Come la Francia consuma territorio a Mururoa lo stesso fa l'Italia in Sardegna».

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