Centrale biomasse, respinto il ricorso del comune di Capoterra
di Luciano Pirroni
Il Tar: «L’amministrazione conosceva il progetto attraverso il suo rappresentante nel consorzio industriale». L'impianto è previsto a Machiareddu
22 agosto 2014
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CAPOTERRA Il tribunale amministrativo regionale ha deciso senza indugio. La centrale a biomassa nell'area industriale di Macchiareddu si farà. Una sentenza che non lascia spazio a dubbi – con 18 pagine di motivazioni che giustificano la scelta dei giudici amministrativi – e mette un freno alle polemiche nel territorio.
Ad innescare la chiamata in causa dell'organo amministrativo di primo grado, infatti, è stata la giunta di Capoterra, capeggiata da Francesco Dessì, in base anche alla pronuncia dell'assemblea municipale.
Il primo cittadino ha contestato il progetto, sostenendo il mancato coinvolgimento nella conferenza dei servizi per la concessione della valutazione di impatto ambientale alla PowerCrop. Un'ipotesi rigettata dagli organi di piazza del Carmine perché il Comune fa parte del consiglio di amministrazione del Cacip. Dunque, non poteva non sapere. Di più. Il Comune ha sempre dato parere favorevole all'impianto attraverso il suo rappresentante nel consorzio.
I lavori per la costruzione dell'impianto sono già iniziati circa un anno fa, con il via libera del consiglio comunale ad Assemini e della conferenza per la valutazione di impatto ambientale.
