La Nuova Sardegna

Cagliari

Carceri, agente aggredito da un detenuto e salvato da un collega

Carceri, agente aggredito da un detenuto e salvato da un collega

Il fatto, denunciato dalla Uil Penitenziari, è avvenuto a Buoncammino, a Cagliari

18 agosto 2014
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CAGLIARI. Aggredito da un detenuto con problemi psichiatrici e salvato da un collega. È successo ieri sera nel carcere di Buoncammino, a Cagliari, dove un agente della Polizia penitenziaria è stato soccorso da un collega. Stava cercando di calmare un detenuto, affetto appunto da problemi psichici, quando lo stesso si è scagliato contro di lui colpendolo con un pugno al volto e stringendogli le mani attorno al collo. Solo il tempestivo intervento di un altro agente della Penitenziaria ha evitato il peggio. «Questi episodi - afferma il coordinatore provinciale della Uil Penitenziari, Raffaele Murtas, che ha reso noto quanto accaduto - non fanno altro che avvalorare quanto sosteniamo da tempo: numerosi detenuti dell'istituto cagliaritano soffrono di problemi psichiatrici ed il carcere cagliaritano non è sicuramente mai stato il posto adatto per poterli curare. Dopo lunghissimi anni, sembra che il nuovo istituto di Uta a breve verrà avviato. Certamente le condizioni strutturali saranno migliori ma se la tipologia di detenuti, rimarrà quella dell'istituto cagliaritano, il progetto della 'sorveglianza dinamicà, per assicurare la sicurezza e le attività rieducative, si potrebbe rivelare un fallimento». Ma non solo. «Preoccupa non poco l'immobilismo dell'Amministrazione regionale rispetto le dinamiche che avvengono negli Istituti Penitenziari - evidenzia il sindacalista - siamo veramente amareggiati, il personale è costretto a lavorare in condizioni, anche igieniche, proibitive nel silenzio assordante dei vertici dell'Amministrazione».

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