La Nuova Sardegna

Cagliari

Continuità territoriale, 33mila posti in più sui voli estivi

Continuità territoriale, 33mila posti in più sui voli estivi

La Regione concorda il rafforzamento con Alitalia e Meridiana

13 agosto 2014
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CAGLIARI. Trentatremila posti in più messi a disposizione da Meridiana e Alitalia sulle rotte della continuità territoriale Sardegna-Penisola da giugno a settembre. Una percentuale che, per l'estate, si aggira intorno al dieci per cento. I numeri sono stati forniti questa mattina dall'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana. Per tutto agosto e fino a metà settembre - il venerdì e il sabato - sarà a disposizione un airbus A330 con 250 posti per i collegamenti tra Cagliari Elmas e Roma Fiumicino. L'aumento è legato alla predisposizione, durante l'estate, di voli aggiuntivi e «upgrade» proporzionati alle prenotazioni.

«Quando scopriamo che ci sono delle criticità e che i posti non sono sufficienti - ha spiegato l'assessore - interveniamo o con un aumento della capacità delle macchine o con una crescita dei voli. La continuità non è un impianto statico ma strutturato in modo tale da essere costantemente migliorato e potenziato». L'incremento più significativo riguarda il collegamento Olbia-Milano Linate: Meridiana ha aggiunto complessivamente 104 voli per 17.472 posti in più. Su questa rotta sono previsti 43 voli aggiuntivi solo per agosto. Tredici collegamenti in più, invece, sulla Olbia-Roma Fiumicino con un incremento di 2148 posti. Per quanto riguarda Alitalia i voli extra sono 18 su Cagliari-Milano Linate aiutati anche da 24 «upgrade» con un totale di 5.000 posti in più. Cagliari-Roma Fiumicino può contare invece su 16 voli aggiuntivi, 40 upgrade e 7.299 poltrone supplementari. «Le compagnie aeree - ha commentato Deiana - non sono dei nemici: quando ci sono dei problemi siamo in grado di sederci intorno a un tavolo per risolverli. Questa disponibilità, se da un lato soddisfa naturalmente le esigenze della domanda turistica in crescita nei mesi estivi, dall'altro protegge il diritto alla mobilità dei sardi anche nei periodi di massima affluenza».

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