La Nuova Sardegna

Cagliari

Sì al piano “sblocca cantieri”: ecco 287 milioni per gli ospedali sardi

Sì al piano “sblocca cantieri”: ecco 287 milioni per gli ospedali sardi

La giunta regionale ha votato il provvedimento che libera le risorse. Investimenti a Sassari, Cagliari, San Gavino e nel Sulcis

07 agosto 2014
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CAGLIARI. La Regione vara lo “sblocca cantieri” mettendo sul piatto 287 milioni di euro per far “correre” la sanità in Sardegna. La delibera è stata approvata nel pomeriggio dalla giunta Piglairu ed è pronta ora per passare in commissione. Tra gli interventi, spiccano la ricostruzione ex novo dell'ospedale di San Gavino con 68,4 milioni di euro (con una rimodulazione dell'investimento iniziale) e i 95 milioni per l'ampliamento del complesso ospedaliero universitario della Azienda opsedaliera unica di Sassari con 146 degenze in più.

L'annuncio è stato dato in una conferenza stampa del presidente Francesco Pigliaru e dell'assessore alla Sanità Luigi Arru. «Sono progetti concreti - ha detto il governatore - che genereranno obbligazioni vincolanti entro il 31 dicembre 2015. Significano risorse in tempi rapidi per la nostra economia. E miglioramento dei servizi per i cittadini». Pigliaru ha parlato di rafforzamento della sanità pubblica. «Ci siamo impegnati nei mesi scorsi in un investimento privato - ha sottolineato riferendosi al all'ex San Raffaele di Olbia - ma questo non significa che non stiamo pensando al pubblico. E questo è il segnale».

Tra i finanziamenti anche 15 milioni per il Brotzu per interventi di ristrutturazione e 40 milioni per il Policlinico di Monserrato per la realizzazione del cosiddetto blocco R.

A Is Mirrionis, invece - ha spiegato il presidente - a causa dei rischi per dei vincoli a Tuvixeddu la rimodulazione vede un decremento di finanziamenti da 48,4 milioni a 12,5 milioni. Ma il Santissima Trinità potrebbe usufruire di altri fondi per un nuovo progetto.

Ci sono anche 17,5 milioni per gli ospedali del Sulcis. E 16 milioni per il nuovo ospedale pediatrico e il potenziamento dell'Oncologico a Cagliari.

Per quanto riguarda il San Giovanni di Dio si pensa, con l'ampliamento del Policlinico e il blocco R, al trasferimento di alcuni reparti.

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