La Corte costituzionale: illegittima la legge sarda sull’eolico
Accolto il ricorso della Presidenza del Consiglio dei ministri
CAGLIARI. La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme regionali sarde del 2012 che bloccavano la realizzazione degli impianti eolici, o il loro ampliamento, oltre la fascia dei 300 metri dalla costa se ricadenti in aree di pregio paesaggistico. La Corte, accogliendo il ricorso della presidenza del Consiglio dei ministri, ha, in particolare, dichiarato illegittimo l’art. 8 della legge regionale 17 dicembre 2012 n.25 che prevedeva «disposizioni urgenti in materia di enti locali e settori diversi».
Secondo l’avvocatura dello Stato la legge regionale non si limiterebbe a individuare «i siti non idonei» alla installazione degli impianti ma individuerebbe in tutto il territorio regionale quelli idonei «ponendosi in contrasto con le nome statali».
La Corte - nella sentenza - ha accolto l’argomentazione e ha ribadito che le Regioni «possono procedere all’individuazione dei siti non idonei all’installazione di specifiche tipologie di impianti» ma ha sottolineato che la norma contestata, nell’individuare i siti idonei, «si pone in contrasto con le linee guida statali». In pratica - affermano i giudici costituzionali - il legislatore regionale «eccede alla propria competenza sovrapponendosi ai criteri adottati dallo Stato circa la localizzazione dei siti non idonei all’installazione degli impianti». (Agi)