La Nuova Sardegna

Cagliari

Si nasconde a Monserrato dopo due anni all'estero: in cella l’ultimo della banda di trafficanti

Si nasconde a Monserrato dopo due anni all'estero: in cella l’ultimo della banda di trafficanti

Mauro Sollai pensava che forse ormai la squadra mobile di Oristano avesse smesso di cercarlo dopo la sua fuga in Inghilterra per scampare all’operazione «Freccia sarda»

26 giugno 2014
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ORISTANO. La nostalgia per la Sardegna è costata cara a un latitante di Monserrato, Mauro Sollai, 40 anni, coinvolto con ruoli di primo piano nell'operazione antidroga «Freccia sarda», che due anni fa permise alla squadra Mobile di Oristano, coordinata dal dirigente Pino Scrivo, di sgominare una banda di trafficanti di droga che operava a livello internazionale.

Sollai è stato arrestato nella sua abitazione di Monserrato dove si era rifugiato al rientro dell'Inghilterra. All'operazione ha collaborato anche la squadra Mobile della Questura di Cagliari.

Dopo due anni Sollai pensava probabilmente che a Oristano si fossero dimenticati di lui, ma l'attenzione era rimasta alta e alla prima occasione è scattata la trappola che lo ha portato in una cella della Casa circondariale di Massama.

L'operazione «Freccia sarda» aveva fatto scattare una ventina di arresti e aveva attirato anche l'attenzione della Direzione nazionale antimafia. Tra gli arrestati, infatti, oltre a diversi corrieri di diverse nazioni africane, figuravano infatti anche cittadini italiani originari della Campania che potevano avere contatti con la criminalità organizzata.

La droga, eroina e cocaina proveniente dal Venezuela, arrivava in Sardegna passando per paesi come Portogallo, Olanda e Inghilterra.

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