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Cagliari

Era il pusher in un intero quartiere a Reggio Emilia: in manette un quartese di 39 anni

Era il pusher in un intero quartiere a Reggio Emilia: in manette un quartese di 39 anni

Da tempo era tenuto d’occhio dalla polizia locale. Ufficialmente senza lavoro, ha dichiarato di fare il giardiniere in nero. A casa sua droga e strumenti per confezionare le dosi

21 giugno 2014
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REGGIO EMILIA. Per gli investigatori della polizia municipale, Nucleo antidroga, era il pusher di riferimento della zona tra via Guido da Castello, via Farini e corso Garibaldi. Spacciando intorno ai locali della zona fino ad arrivare nei pressi della biblioteca: zona frequentata da un gran numero di giovani e già oggetto di proteste da parte dei residenti per quello che, specie a tarda ora, succede in strada.

Ora per l'uomo, Antonio Nateri 39enne residente a Quartu Sant'Elena ma domiciliato a Reggio in zona Baragalla, sono scattate le manette.

Da tempo, la sua attività era finita sotto la lente degli agenti. E i riscontri raccolti dopo una serie di appostamenti, hanno consentito loro di ottenere dal sostituto procuratore Valentina Salvi un decreto di perquisizione nell'abitazione dell'uomo.

Il blitz è scattato venerdì verso le 14.

Nella sua casa, gli agenti hanno trovato 168 grammi di sostanza stupefacente: nello specifico, 140 grammi di marijuana, 13 di hascisc e 2 di cocaina. Ma non solo: in casa c’erano anche tutti gli strumenti necessari all’attività di spaccio: due bilancini di precisione, due coltelli a serramanico, trenta bustine trasparenti con chiusura a pressione. Inoltre, sono stati sequestrati due telefoni cellulari e un’importante somma di denaro: 1.510 euro in banconote da piccolo taglio, che per gli investigatori erano il provento dello spaccio.

Secondo gli investigatori, l’uomo – che ufficialmente non ha un lavoro, ma ha dichiarato di fare il giardiniere in nero – sarebbe stato l’organizzatore dello spaccio. Avvalendosi, nella sua attività, di una serie di giovani – stranieri e italiani – che si recavano nella zona dei locali per contattare i clienti. Mentre lo spaccio vero e proprio avveniva in una zona più defilata, in via Malta.

Per Nateri sono scattate le manette, per il reato di spaccio. Ieri mattina, difeso dall’avvocato Vanier Burani, è comparso davanti al giudice Andrea Rat nell’udienza di convalida dell’arresto.

Ha dichiarato che la sostanza trovava in suo possesso era solo per uso personale.

Il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura degli arresti domiciliari, in attesa del processo. L’udienza è fissata per il 26 luglio prossimo.

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