La Nuova Sardegna

Cagliari

Tangenti per favorire l’uso di protesi acustiche nelle Asl: in cella un medico e tre rappresentanti

Tangenti per favorire l’uso di protesi acustiche nelle Asl: in cella un medico e tre rappresentanti

L'indagine che coinvolge trenta persone è cominciata dall'intercettazione telefonica della conversazione tra lo specialista, Giulio Giovanni Sulis, e un suo paziente. Nei guai anche i titolari delle due aziende fornitrici dei presìdi dispensati dal servizio pubblico

12 giugno 2014
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CAGLIARI. È iniziata nel 2012 dalla registrazione di una conversazione fra l’otorinolaringoiatra Giulio Giovanni Sulis e un suo paziente l’indagine «Udito» dei carabinieri del Nas di Cagliari. Questa mattina i militari hanno arrestato quattro persone per, a vario titolo, associazione a delinquere, truffa, falso ideologico e corruzione.

Trenta persone sono indagate, 50mila euro sono stati preventivamente sequestrati dai conti correnti bancari del medico e degli altri tre arrestati, i titolari della Nuova Econ Acustica srl , Riccardo Vizzino, 46 anni e del Centro Controllo Sordità, Maurizio e Luca Carboni, fratelli rispettivamente di 54 e 44 anni.

Il medico, secondo l'accusa, in cambio di provvigioni, tangenti e benefit avrebbe favorito due aziende di protesi acustiche dispensate dal servizio sanitario nazionale, in alcuni casi avrebbe alterato i referti audiometrici di persone i cui parametri di sordità non rientravano in quelli richiesti per la corresponsione del contributo Asl.

 I quattro arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni del servizio sanitario nazionale, corruzione e falso ideologico.

Gli ambulatori in cui Sulis visitava erano pubblici a Carbonia, Mogoro e Guspini, privati invece a San Sperate e Cagliari,

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