La Nuova Sardegna

Cagliari

Fondi ai gruppi, la super-teste: «Pagata anche la festa in discoteca dell’Udeur»

Fondi ai gruppi, la super-teste: «Pagata anche la festa in discoteca dell’Udeur»

È questo quanto emerso dall’esame, a Cagliari, di Ornella Piredda testimone al processo in cui sono imputati 18 consiglieri - in carica tra il 2004 e il 2009 - accusati di peculato. Un ex funzionario avrebbe inoltre intascato 200mila euro non giustificati

06 giugno 2014
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CAGLIARI. «Il funzionario Angelo Sanna ha percepito 200 mila euro che non risultano come emolumenti». Lo ha detto il maresciallo della Guardia di Finanza Luca Erriu, che ha svolto una parte delle indagini, nel corso della sua testimonianza al processo per peculato nei confronti di 17 consiglieri regionali della Sardegna - il diciottesimo, Beniamino Scarpa, è ancora stralciato - che avrebbero speso illegittimamente i fondi destinati al gruppo Misto. Sanna, chiamato in causa dal sottufficiale della Gdf come ex dipendente del gruppo nella XIII legislatura, è stato indagato nelle scorse settimane e la sua posizione è ora all'attenzione degli inquirenti. «Oltre ai duecentomila euro di stipendio - ha detto l'investigatore - risulta che abbia percepito altri 200 mila euro che non paiono legati agli emolumenti».

Conclusa la deposizione dell'investigatore delle Fiamme gialle, è tornata a sedersi sul banco dei testimoni Ornella Piredda, la super-teste d'accusa per rispondere alle domande dei difensori degli inquisiti. «Sono stata messa in una stanza a non fare nulla ed esclusa da tutte le attività del gruppo Misto». Ornella Piredda ha scandito bene le parole per raccontare davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Cagliari il suo caso di presunto mobbing. Il pm Marco Cocco intende accertare i rapporti tra l'ex funzionaria e l'allora presidente del gruppo Misto Giuseppe Atzeni che oltre di peculato aggravato, come gli altri imputati, deve rispondere di maltrattamenti, lesioni personali e abuso d'ufficio nei confronti della Piredda. La testimone ha riferito di essere stata risarcita da Rifondazione comunista per una precedente causa di lavoro e ha poi ricostruito come funzionava l'attività all'interno dei gruppi consiliari in cui ha partecipato, rispondendo alle domande degli avvocati difensori. «Ho presentato un esposto in Procura con integrazioni - ha ripetuto in aula - poi sono arrivate le indagini». La testimonianza dell'ex funzionaria si è quindi concentrata sulla posizione di Sergio Marracini (Udeur). Rispondendo alle domande del pm ha detto di aver partecipato ad una festa dell'Udeur in una discoteca di Cagliari. «Ricordo - ha sottolineato - che questa festa in un locale a Genneruxi venne pagata dal gruppo».

Dei venti politici sardi finiti nella prima inchiesta della Procura, due sono stati stralciati: già condannato in abbreviato l'ex capogruppo dell'Idv Adriano Salis, mentre l'ex senatore del Pdl Silvestro Ladu è imputato in un altro processo. Nell'udienza odierna, invece, ci sono alla sbarra Oscar Cherchi (Pdl), Mario Floris (Uds), Giommaria Uggias (Idv), Salvatore Amadu (Pdl), Renato Lai (ex Pdl), Alberto Randazzo (Udc), Giuseppe Atzeri (Psd'Az), Maria Grazia Caligaris, Raimondo Ibba, Raffaele Fargiu, Pierangelo Masia e Peppino Balia, tutti Socialisti, Carmelo Cachia (Pd), Giuseppe Giorico e Sergio Marracini (Udeur), Salvatore Serra (Sinistra Autonomista) e Vittorio Randazzo (Udc). Rigettata l'istanza di riunificazione del processo di Beniamino Scarpa con quello degli altri 17 consiglieri, l'udienza è stata rinviata al 20 giugno.

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