La Nuova Sardegna

Cagliari

Crisi, decine di persone all’assalto del cassonetto dei cibi scaduti

di Gianfranco Nurra
Crisi, decine di persone all’assalto del cassonetto dei cibi scaduti

Carbonia, drammatico episodio in un supermercato dove sono stati rotti i lucchetti del deposito dei rifiuti

22 maggio 2014
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CARBONIA. Decine di persone all’assalto dei contenitori dei cassonetti delle immondizie e dei prodotti scaduti e destinati alla distruzione. Una immagine che non arriva da un paese del terzo mondo e che invece è diventata una realtà anche in città, dove alla chiusura di un supermercato si è verificato un vero proprio assalto al deposito dei rifiuti.

Qualcuno ha atteso la chiusura del punto vendita e ha rotto i lucchetti dei cassonetti delle immondizie dove vengono depositati, assieme alla frazione umida dei rifiuti, i generi alimentari ormai scaduti e che non possono più essere messi in vendita. Latte,verdure, generi alimentari più diversi, sono stati letteralmente saccheggiati, provocando un assembramento di alcune decine di persone che in quei rifiuti hanno trovato una miniera d’oro: il latte per una colazione “normale”, qualche scatoletta, mezzo chilo di pasta.

Una vicenda drammatica, ma soprattutto una vera e propria fotografia della disperazione che colpisce ormai, in città, un numero enorme di famiglie. Disperazione che non ha sembrato cancellare, comunque, quella solidarietà che sembra essere nel DNA degli abitanti.

Gli assalitori dei viveri con etichetta scaduta hanno passato parola, con una serie di telefonate ad amici e conoscenti, per fare partecipi anche altri disperati di quella piccola fortuna.

«Un episodio sconvolgente – ha commentato l’assessore ai servizi sociali Maria Marongiu –, che mostra in maniera terribile la condizione in cui vive una parte consistente della città. Conosciamo bene il problema. E infatti il nostro comune destina più di un terzo del bilancio al settore dei servizi sociali e all’aiuto ai più deboli. Sono centinaia le famiglie assistite in maniera continuativa. E sono centinaia le famiglie che si rivolgono a noi chiedendo aiuto in situazioni di emergenza. C’è chi chiede solo un litro di latte per i bambini, chi non ha i soldi per comprare il pane, chi non può comprare la bombola del gas. Piccole cose dietro le quali sono evidenti grandi drammi». (Gianfranco Nurra)

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