La Nuova Sardegna

Cagliari

Dieci trapianti di rene con il robot “Da Vinci” in un anno

Dieci trapianti di rene con il robot “Da Vinci” in un anno

Cagliari, l’Urologia dell’ospedale Brotzu presenta i risultati della sua attività

17 aprile 2014
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CAGLIARI. Dieci trapianti di rene con il robot «Da Vinci» negli ultimi dodici mesi. E dieci e lode (in tanti ringraziano) non solo al macchinario importato dagli Usa nel 2011 ma anche all'equipe di Mauro Frongia, direttore di urologia, chirurgia robotica e trapianto di rene dell'ospedale Brotzu di Cagliari: tutto è andato nel migliore dei modi. E si può già fare una stima dei vantaggi delle operazioni automatizzate rispetto a quelli chirurgici.

I risultati della sfida dell'ospedale cagliaritano sono stati presentati questo pomeriggio nella sede di via Peretti. Secondo gli esperti l'investimento in tecnologia ha fatto guadagnare punti alla qualità degli interventi. L'elenco è lungo e ultratecnico. Ma per i profani vale la pena ricordare soprattutto - è stato spiegato - il minor rischio di infezione per le ferite. E tra i vantaggi c'è anche una maggiore soddisfazione estetica del paziente.

Un breve cortometraggio ha spiegato la storia del robot «Da Vinci», dal primo viaggio dei medici cagliaritani a Chicago per imparare a usare il macchinario. Alla decisione di utilizzarlo per i trapianti di rene.

«Anche sui tempi - ha spiegato Frongia - abbiamo raggiunto i livelli degli interventi chirurgici. All'inizio erano più lunghi, ma ora siamo in linea con le operazioni tradizionali».

Dal 2011 il robot è stato protagonista al Brotzu in circa 500 interventi. Nel 2012 il macchinario è stato utilizzato per il prelievo del rene da donatore vivente. E il successo ha consentito di arrivare al passo successivo: il trapianto di rene completo. (ANSA).

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