La Nuova Sardegna

Cagliari

Muravera, alla sagra degli agrumi sfilano i gruppi folk

Gian Carlo Bulla
Muravera, alla sagra degli agrumi sfilano i gruppi folk

Chiusura col botto per uno dei più importanti appuntamenti folkloristici di primavera in provincia di Cagliari. Alla sfilata in costume oltre duemila figuranti

06 aprile 2014
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MURAVERA. Chiusura con il botto, oggi, come consuetudine, per la «sagra degli agrumi» uno dei più importanti appuntamenti folkloristici di primavera della provincia di Cagliari, inserita tra i grandi eventi regionali, che anche quest’anno è coincisa con l’avvio della stagione turistica nella costa sud orientale. L’importante appuntamento, giunto alla quarantaduesima edizione, fu ideato agli inizi degli anni sessanta del secolo scorso dall’allora compianto presidente della pro loco Luciano Cacciabue, coadiuvato in modo particolare da Nado Pessi, Ettore Melis, Orlando Cardia, Tigellio Cucca, Luigi Carrus, Salvatore Mela, Vitale Schirru, con l’intento di far conoscere la bontà, l’unicità, e le proprietà organolettiche degli agrumi, l’eccellenza in assoluto dei prodotti agricoli del Sarrabus, e promuovere, nel contempo, il territorio che stava muovendo i primi passi nel panorama turistico regionale. «Sa festa de s’arangiu» ha preso il via venerdì con una conferenza sul tema «Opportunità di una destinazione. Un modello di sviluppo integrato» e con l’inaugurazione di diverse mostre e la visita guidata negli agrumeti. Ieri sera centinaia di persone hanno assistito alla conferenza concerto «Feminas. Boxis noas e costumadas. Viaggio nella musica delle donne in Sardegna tra tradizione e innovazione» alla quale tra gli altri hanno partecipato Elena Ledda e Simonetta Soro, Le Rosari anti di Dolianova, Marinella e Susi Marras, il gruppo vocale Cantigos, Federica Ledda (launeddas), Stefania Manca (organetto e fisarmonica), Alice Pira (organetto), il gruppo «Su cuntzertu antigu» composto da Myrian Costeri, (pipiolu e organetto), Kathrin Mura (triangolo), Lubna Loubani e Silvia Maxia ( tumabarinu). Nei primi due giorni la sagra è stata caratterizzata anche da laboratori artigiani e numerose altre attività artistiche, culturali, musicali e sportive. Questa mattina, nonostante il tempo incerto, la cittadina del Sarrabus, vestita a festa per manifestare il grande sentimento di accoglienza tipico dei muraveresi, è stata presa d’assalto da migliaia di visitatori provenienti da diverse zone della Sardegna e dai primi turisti che hanno approfittato del conveniente pacchetto vacanza offerto da diverse strutture ricettive. Tra le attrazioni odierne le più importanti sono le «cortes aperte», dove sarà possibile degustare non solo gli agrumi e i prodotti tipici locali ma anche ascoltare musica etnica, la sfilata dei gruppi folkloristici che si snoderà attraverso la via Roma tra due ali di folla acclamante e in modo particolare le «etnotraccas» veri e propri musei itineranti che proporranno spaccati dell’antica vita agropastorale del Sarrabus. Alla sfilata, aperta dalla banda musicale Giuseppe Verdi di Muravera e conclusa dai tamburini e trombettieri della Sartiglia di Oristano, parteciperanno circa duemila figuranti in rappresentanza di oltre cinquanta comuni. Oltre alle etnotraccas la sfilata sarà caratterizzata e animata dalla presenza di diverse maschere del carnevale isolano che proporranno i loro antichi rituali che hanno origine nella notte dei tempi. Parteciperanno «Sos Thurpos» di Orotelli, i «Mamutzones» di Samugheo, «Is Cruzzonis» di Siurgus Donigala, i «Merdules e Boes» di Ottana e i «mamuthones e issohadores» di Mamoiada (gruppo Atzeni-Becoi).

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