La Nuova Sardegna

Cagliari

Oggi la nuova giunta Pigliaru: Arru alla Sanità, Morandi al Turismo

Oggi la nuova giunta Pigliaru: Arru alla Sanità, Morandi al Turismo

Regione, il medico nuorese scelto direttamente dal governatore. Indicati dal presidente anche Paci e la Spano. Il Pd chiude il cerchio sui rappresentanti in Giunta

13 marzo 2014
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CAGLIARI. La prima giunta Pigliaru è fatta. Questo pomeriggio, intorno alle 17, sarà presentata dal governatore. Forse in viale Trento, nella storica sala delle riunioni, quella dominata da un gigantesco dipinto (La rivoluzione) di Foiso Fois, altrimenti a Villa Devoto. Pigliaru lo ha ribadito al momento della stretta di mano con Cappelalcci: «Ho promesso che l’avrei presentata ventiquattr’ore dopo l’insediamento e così sarà».

I suoi dodici assessori sono quasi tutti noti, con un’ultima novità: la delega per turismo, commercio e artigianato sarà assegnata – su indicazione del Centro Democratico – a Francesco Morandi, preside a Olbia del corso di laurea in economia e management del turismo, appunto. È la conferma che Pigliaru, come voleva, avrà «una squadra di alto profilo».

Per lui era questo l’unico criterio che andava seguito e forse c’è riuscito anche se gli undici partiti della coalizione lo hanno fatto dannare. Ad esempio si è dovuto impegnare come non mai per far passare il medico nuorese Luigi Arru alla sanità. Solo ieri è riuscito a vincere le resistenze di parte del Pd, che proponeva altri due nomi (Gianni Monni e Giorgio Sorrentino) ma lui ha tenuto testa e alla fine vinto.

Così come per gli altri due nomi proposti: Raffaele Paci alla programmazione e Donatella Spano all’ambiente. Con grande abilità, il correntone che ha la maggioranza del Pd (il trittico Cabras-Soru-Fadda) è riuscito in poche ore a mettere a tacere anche i più riottosi, ora pronti a dire: «Abbiamo una super squadra». Così i democratici in giunta saranno rappresentati da Cristiano Erriu all’urbanistica, da Massimo Deiana ai trasporti, da Gianmario Demuro o da Tore Sanna (la decisione nella notte) agli affari generali. Mentre alla minoranza, in particolare a quella guidata dal deputato Siro Marrocu, è stata assegnata la delega per il lavoro e l’assessore, come annunciato, sarà Virginia Mura, funzionario del ministero che si occupa proprio di lavoro.

È un’altra conferma che per Pigliaru le competenze sono davvero tutto, al di là degli schemi da improbabile squadre di calcio. Comunque, le certezze sono anche Claudia Firino, tra l’altro attivista della Federazione per il superamento dell’handicap, alla cultura in quota Sel. Ci sono poi Paolo Maninchedda (Partito dei sardi) ai lavori pubblici ed Elisabetta Falchi (indicata dai Rossomori) all’agricoltura.

Resta il nodo dell’industria con dopo la mezzanotte vedeva ancora in ballo Antioco Gregu (è nella rosa presentata dal gruppo Sardegna vera) e Leonardo Marras, indicato invece da Sinistra Sarda. Nella notte – come ha confessato un autorevole esponente del Pd – saranno decisi gli ultimi equilibri e «quelle limature che renderanno la giunta Pigliaru perfetta».

Eppure non lo sarà almeno in uno dei propositi del neo governatore: lui voleva la perfetta parità di genere fra gli assessori, sei donne e sei uomini, ma dovrà accontentarsi di un otto a quattro, con i maschi ancora una volta in maggioranza. Potrebbe essere questa l’unica pecca dell’esecutivo, perché sul resto i vari bersagli sono stati centrati. Pigliaru non voleva indagati e nessun indagato ci sarà fra i dodici. Pigliaru non voleva al tavolo candidati trombati alle ultime regionali o in altre elezioni e nessun sconfitto ci sarà. I suoi sono tutti nomi nuovi, puliti e anche garantiti. Da chi? Ma è ovvio: dal presidente. (ua)

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