La Nuova Sardegna

Cagliari

Pirateria web: chiuso dall’Italia l’accesso a www.kickass.to

Pirateria web: chiuso dall’Italia l’accesso a www.kickass.to

Blitz del nucleo di polizia tributaria  della Guardia di finanza di Cagliari su ordine della Procura: impossibile ora scaricare film, musica e videogiochi dal sito che ha sede a Tonga

21 febbraio 2014
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CAGLIARI. A seguito di complesse indagini di polizia giudiziaria, i finanzieri del comando provinciale di Cagliari, in attuazione di apposito provvedimento emesso dalla procura della repubblica, hanno inibito l'accesso dall'Italia agli internauti sul portale "www.kickass.to", uno dei più grandi supermarket mondiali del falso on line, con base ora a Tonga.

La colossale piattaforma era arrivata a ricevere oltre 3 milioni di visite giornaliere da tutto il mondo, Italia compresa. In particolare, centinaia di migliaia di persone, dal nostro paese, accedendo, anche tramite i più noti motori di ricerca e social network, direttamente ai vari indirizzi ip senza alcun obbligo di registrazione e identificazione dell'utente, usavano regolarmente ogni giorno il sito pirata per scaricare, in altissima definizione e qualità digitale, musica, film, videogiochi e software, materiale sempre aggiornatissimo anche con le ultime uscite commerciali e in contemporanea con le anteprime cinematografiche.

Ignoti, allo stato, gli amministratori e gestori del sito, responsabili della descritta frode informatica, residenti all'estero.

“Le investigazioni condotte dagli specialisti del nucleo di polizia tributaria – è scritto nella nota – hanno confermato la particolare sensibilità e attenzione riposta dalle fiamme gialle e dalla magistratura del capoluogo sardo al settore della tutela del copyright online ed ha visto l'utilizzo dell'ormai collaudato "ordine di inibizione" emesso direttamente dal pm, quale strumento istruttorio di una evoluta strategia giuridica di contrasto al crimine nel web. L'inibitoria viene imposta sulla base della normativa sul commercio elettronico e prevede che l'autorità giudiziaria possa esigere, anche in via d'urgenza, che l'internet service provider impedisca o ponga fine alle violazioni commesse”.

Si tratta, quindi, di un'indubbia velocizzazione delle procedure con le quali viene inibito l'accesso ai siti esteri che da tutto il mondo dispiegano la propria attività illecita anche sul territorio italiano.

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