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Cagliari

Pigliaru pensa alla giunta: «Cominciamo a lavorare». Cappellacci è già all'attacco: «Non è attrezzato»

Pigliaru pensa alla giunta: «Cominciamo a lavorare». Cappellacci è già all'attacco: «Non è attrezzato»

Primo giorno da presidente della Regione con incontri, un tweet e una pioggia di inviti: assegni alle donne metà dei posti nell’esecutivo e  revochi subito il Pps

18 febbraio 2014
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CAGLIARI. Una passeggiata a piedi e un tweet a chi lo segue sui social network. Comincia così il primo giorno di Francesco Pigliaru da presidente della Regione. Dopo i festeggiamenti di ieri, andati avanti fino a tardi, il professore è uscito a piedi di casa per incontrare alcune persone, tra cui il rettore dell'Università di Cagliari, Giovanni Melis. Pigliaru, dal 2009 e al 6 gennaio scorso ha ricoperto l'incarico di prorettore delegato per la ricerca scientifica dell'Ateneo del capoluogo.

Un incontro di cortesia tra professori, secondo quanto riferisce l'ANSA, terminato con una breve visita negli uffici del Rettorato per salutare colleghi, collaboratori e amici. Poi di nuovo a piedi verso casa, con qualche «tappa forzata» per fermarsi con i cittadini che lo hanno incrociato per le strade del centro.

Poi, per Pigliaru, è cominciato il lavoro, a cominciare dai colloqui in vista della formazione della nuova giungta regionale. Impegno cominciato, appunto, con un tweet: Cominciamo a lavore.

Nel frattempo, sul neo presidente della Regione sono continuati a piovere complimenti e consigli, oltre a qualche bordata arrivata in particolare dal governatore sconfitto Ugo Cappellacci.

A proposito della giunta, da Valeria Fedeli (Pd), vice presidente del Senato, è arrivato l’invito a sanare - dando il 50% dei posti alle donne nell’esecutivo - lo «scandalo» delle tre sole elette nell’assemblea regionale.

Un altro pressante invito a Pigliaru arriva dagli ambientalisti: revochi subito il Piano paesaggistico approvato della giunta Cappellacci venerdì scorso, ad appena 48 ore dal giorno delle elezioni regionali.

Legambiente, Wwf, Italia Nostra, Fai e Inu hanno lanciato un appello affinchè Pigliaru si attivi «per provvedere, nell'ambito delle prerogative attribuite e nei modi e nei tempi consentiti, alla revoca o all'annullamento delle delibere nella consapevolezza che la salvaguardia dei paesaggi delle coste e delle zone interne deve costituire la risorsa strategica per promuovere uno sviluppo sostenibile della Sardegna».

Amici della Terra, Lega per l'Abolizione della Caccia, Gruppo d'Intervento Giuridico, nel ricordare «l'approvazione definitiva dello stravolgimento del piano paesaggistico regionale da parte dell'amministrazione Cappellacci, contro il quale lo stesso nuovo presidente Pigliaru ha avuto parole durissime, preannunciando la difesa della pianificazione paesaggistica», sottolineano che «ora la revoca è dovuta, necessaria, una scelta di buon senso. Il primo bel segnale di legalità e di rispetto dell'ambiente».

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