La Nuova Sardegna

Cagliari

Il questore incontra i rifugiati: riconoscimento dei diritti, indagini della Digos su chi li ha disinformati

Il questore incontra i rifugiati: riconoscimento dei diritti, indagini della Digos su chi li ha disinformati

Presto i sopralluoghi per trasferire il Cpa dall’aeroporto, Dispenza: “Non si può chiudere lo scalo e lasciare la Sardegna isolata”

17 febbraio 2014
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CAGLIARI. Il questore di Cagliari ha incontrato i rifugiati che nei giorni scorsi hanno manifestato in via Roma. In un comunicato, l’ufficio relazioni esterne della questura ha dato contro dell’incontro: “Nel corso della mattinata odierna, come preannunciato in occasione del suo intervento nel corso della manifestazione di protesta del 14 febbraio da parte dei richiedenti asilo – si legge nella nota –, il questore di Cagliari Filippo Dispenza ha presieduto l'incontro tra i cittadini stranieri già in possesso di permesso di soggiorno a seguito di riconoscimento degli status di protezione, i rappresentanti degli enti interessati (Servizi Sociali del Comune di Cagliari, Sprar, Provincia di Cagliari, Caritas) e i rappresentanti delle forze di polizia”.

“Il questore – è detto ancora nella nota – ha inizialmente rivolto uno stringente invito ai cittadini stranieri a non cadere nella strumentalizzazione di esponenti dei movimenti estremisti locali, foriera di conseguenze anche gravi. Sull'attività di strumentalizzazione e disinformazione da parte di questi soggetti sono in corso verifiche da parte della locale Digos al fine di accertare eventuali responsabilità penali in ordine a varie fattispecie delittuose”.

“Nel corso della riunione – dice ancora il comunicato – è stato inoltre evidenziato il riconoscimento, in capo agli stranieri, di diritti sul territorio nazionale ma anche di connessi doveri. L'incontro è stato anche occasione per spiegare la possibilità offerta dallo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di un inserimento abitativo e sociale per coloro che ne facciano richiesta nei termini previsti dalla normativa vigente e chiarire l'insussistenza di particolari provvidenze individuali, in corrispettivo monetario, provenienti dall'Unione Europea in favore dei singoli cittadini stranieri, evidenziando l'assoluta disinformazione portata avanti dai sopra richiamati elementi estremisti”.

Nell’occasione dell’incontro il questore ha ribadito la sua contrarietà all’apertura del Centro di prima accoglienza nei pressi dell’aeroporto (“lo scalo non può venir chiuso, la Sardegna non può restare isolata”) e ha ricordato di aver già espresso questo parere nel 2008 quando era il direttore generale del Servizio per l’immigrazione del dipartimento di pubblica sicurezza. Pertanto, in accordo col prefetto, “è in atto la procedura per trovare una soluzione alternativa al più presto”. Nei prossimi giorni cominceranno le visite da parte dei dirigenti del ministero per trovare soluzioni diverse.

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